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Cagliari: allenatore e Nainggolan, le idee diverse di Carli e Giulini

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Walter Zenga si appresta a dirigere il Cagliari nelle ultime tre partite della stagione che, a meno di incredibili e più che improbabili stravolgimenti, rappresenteranno le sue ultime gare sulla panchina rossoblù.

Una volta chiuso il campionato dopo la trasferta di Milano contro i rossoneri dovrebbe così iniziare una nuova era per il Cagliari e i nomi dei possibili successori di Zenga sono ormai ridotti a due contendenti, Eusebio Di Francesco e Fabio Liverani, mentre la suggestione Claudio Ranieri è ormai già parte del passato, dato che il tecnico della Sampdoria dovrebbe rinnovare nelle prossime ore il contratto che lo lega ai blucerchiati fino al 2021 con un allungamento per un ulteriore anno.

La corsa al ruolo di futuro condottiero del Cagliari è dunque una gara a due tra Di Francesco e Liverani, da una parte Marcello Carli che spinge per il tecnico abruzzese, dall’altra Tommaso Giulini che avrebbe messo in cima alla lista l’allenatore attualmente al Lecce, in una dinamica che sembra ricalcare a grandi linee quella che portò prima due anni fa Rolando Maran in Sardegna dopo aver vinto la volata con Roberto De Zerbi poi accasatosi a Sassuolo. Nelle fasi in cui si decideva il post Diego Lopez, infatti, il direttore sportivo rossoblù aveva individuato in De Zerbi il nome per impostare il progetto di rilancio, mentre il presidente decise di affidare la panchina a Maran fino all’allungamento del contratto al 2022 nel corso di questa stagione, per poi procedere all’esonero e alla chiamata di Zenga appena prima dello stop per il Covid.

Di Francesco, come riportato su queste colonne e anche dall’Unione Sarda e da La Nuova Sardegna, appariva in netto vantaggio rispetto alle altre soluzioni, anche per via di un rapporto di stima reciproca con Marcello Carli risalente ai tempi in cui giocavano assieme a Empoli nei primi anni novanta, stima sottolineata dall’attuale direttore sportivo rossoblù anche quando si ipotizzava il passaggio del tecnico abruzzese dalla panchina del Sassuolo a quella della Fiorentina. “Di Francesco mi piace perché ha un’ idea di calcio e sta crescendo anno dopo anno”, queste le sue parole nel 2017, dichiarazioni che ricordano il profilo tracciato dallo stesso Carli quando si valutavano le diverse opzioni per l’allenatore del Cagliari dopo i saluti a Lopez nell’estate del 2018.

Il presidente Giulini dal canto suo non sembrerebbe del tutto convinto, le richieste di Di Francesco in merito alla rosa più che quelle economiche potrebbero frenare la trattativa esattamente come accadde quando si intavolarono i primi contatti con De Zerbi, per questo motivo la virata del patron rossoblù sul profilo di Liverani, nonostante la possibilità che possa arrivare con la macchia della retrocessione di Lecce, é sempre più vicina. L’allenatore dei salentini chiederebbe sia un ingaggio inferiore rispetto a Di Francesco e anche le richieste relative al mercato sarebbero decisamente meno invasive rispetto a quelle del collega e concorrente alla panchina del Cagliari, senza dimenticare quanto potrà incidere la presenza ancora a libro paga di Maran in attesa che altre società – come ad esempio il Torino – liberino Giulini dal fardello.

Ciò che sembra più chiaro in queste ultime ore è che il tentativo di trattenere Nainggolan in Sardegna prescinda dai discorsi relativi al prossimo allenatore, visto che è sì vero che Di Francesco avrebbe messo come condizione proprio la conferma del Ninja, ma è altrettanto vero che, da quanto abbiamo raccolto, il presidente Giulini starebbe provando il tutto per tutto per convincere Nainggolan a sposare la maglia rossoblù anche per le prossime stagioni indipendentemente dalla chiusura dell’accordo con Di Francesco o meno. Dopo la prima offerta di due milioni netti a stagione più bonus rispedita al mittente dal suo agente Alessandro Beltrami, Giulini avrebbe rilanciato alzando la posta fino a 3 milioni netti a stagione, ricevendo però una nuova risposta negativa dal giocatore e dal suo entourage che restano in attesa di capire gli obiettivi del Cagliari dal punto di vista sportivo prima di accettare la corte, senza dimenticare la posizione dell’Inter detentrice del cartellino del Ninja.

Il Cagliari dunque lavora su due strade, quella relativa all’allenatore e quella che riguarda Nainggolan, visto come perno assoluto del nuovo progetto della società di Via Mameli: nel giro di una settimana, Carli dixit, dovranno giocoforza essere scoperte le carte e si capirà se nella sfida tra Di Francesco e Liverani ad averla vinta sarà la scelta del direttore sportivo toscano o, come negli anni passati, quella di Tommaso Giulini.

Matteo Zizola

 

 

 

 
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