Negli ultimi giorni si è fatta sempre più forte la voce che vorrebbe i destini del trequartista brasiliano e del Cagliari verso la separazione.
Nell’ultima delle cinque stagioni trascorse in Sardegna Joao Pedro ha fatto segnare 34 partite giocate, 7 goal (di cui 2 su rigore), 2 assist e un’espulsione. “Joao ha un contratto fino al 2022 col Cagliari e si trova benissimo nell’isola. Lo stipendio da 600mila euro però non ci soddisfa e andrebbe adeguato, una cessione è verosimile .Ha un rapporto speciale col tecnico e con Giulini, ma le sue realizzazioni e prestazioni vanno valutate”, ha detto nei giorni scorsi Marco Piccioli a Torinogranata.it, il suo agente. In alto un dato oggettivo, subito sotto una valutazione soggettiva. Risulta lampante come le due cose stridano tra loro e non poco. Su queste stesse pagine ci esprimevamo – in tempi non sospetti – sul come valutare una cessione del calciatore di Ipatinga non fosse atto di lesa maestà, anzi. Cinque anni di Cagliari, con l’intermezzo dell’infausta squalifica per doping, che non sono stati sufficienti a incasellare il brasiliano in una veste tattica precisa: ammettiamo di avere difficoltà nel trovare sinonimi alla definizione di calciatore, non potendo utilizzare in maniera convinta né trequartista, né attaccante.
L’ultima stagione non ha certo contribuito a dipanare la matassa e i freddi numeri sono lì a dimostrarlo, al netto di preferenze personali o delle parole di un procuratore ovviamente di parte. Utilizzato da Maran in prevalenza come seconda punta a supporto del centravanti, Joao Pedro ha fornito un esiguo contributo di gol in rapporto ai copiosi minuti giocati, con uno score peraltro condito da due realizzazioni dal dischetto. I soli due assist, poi, non fanno pensare certo a numeri da trequartista conclamato. In un Cagliari che in attacco è quasi totalmente dipendente dalla vena di Pavoletti e che non brilla per imprevedibilità, è veramente arduo individuare in Joao Pedro un elemento imprescindibile da cui ripartire. Se a questo si aggiungono le parole del suo agente, che reclama più denaro dopo una stagione non certo indimenticabile del suo assistito, la sensazione è che l’assist fornito perché la dirigenza possa propendere per una cessione sia di quelli da cogliere al volo.
Non a caso, secondo radiomercato, Giulini e soci sarebbero alla ricerca di una seconda punta affidabile, come dimostrano i nomi di Defrel o Eder, da tempo accostati al Cagliari. Il ruolo di trequartista, poi, è blindato dalla presenza del rientrante Castro come titolare e da un Birsa atteso alla sua prima vera stagione in rossoblù, dopo i primi sei mesi trascorsi tra ambientamento e infortuni. Insomma, il futuro di Joao Pedro, sommando tutte queste componenti, non sembra mai essere stato così lontano da Cagliari. L’ossimoro “Rinforzarsi cedendo”, stavolta, potrebbe non essere un paradosso. E, qualora separazione dovesse davvero esserci: grazie e buon viaggio, Joao.
Mirko Trudu