Cosa farà Rolando Maran nelle ultime cinque gare? Punterà ancora sui titolarissimi o sui vari Oliva, Despodov e Bradaric, facendo riposare chi ha finora tirato la carretta?
Il Cagliari ha un unico obiettivo da qui alla fine del campionato: mantenere il decimo posto raggiunto sabato con la vittoria contro il Frosinone, come da desiderio del presidente Giulini. Un piazzamento importante non solo dal punto di vista economico, ma anche per l’effetto mentale prodotto dal figurare nella parte sinistra della classifica. Il calendario complicato è un’ulteriore sfida, con l’obiettivo che passa da partite affascinanti che darebbero una doppia sentenza: non solo la posizione finale, ma anche il raggiungerla attraverso prestazioni di livello contro avversarie sulla carta superiori (Roma, Napoli e Lazio), o con ancora obiettivi importanti da raggiungere (Genoa, Udinese e ancora Roma e Lazio).
L’unico dubbio per Maran è su quali uomini puntare per far sì che il desiderio diventi realtà. Da un lato i titolarissimi, coloro che hanno dato solidità alla squadra e che potrebbero essere stanchi o privi delle motivazioni necessarie per dare il massimo; dall’altra una serie di elementi che reclamano spazio, poco utilizzati in questa seconda parte di stagione e vogliosi di dimostrare di meritare una maglia nel futuro rossoblù. Il primo nome che viene in mente è quello di Cristian Oliva, finora mai utilizzato da Maran. Il centrocampista uruguaiano, arrivato a gennaio, aspetta ancora il suo esordio in Serie A e queste ultime gare potrebbero essere l’occasione per capire se si tratta di una meteora o di un giocatore sul quale poter far affidamento in futuro. La curiosità è tanta, il rischio di bruciarsi pure.
Con lui reclama minuti Kiril Despodov: lo shuttle (suo soprannome ai tempi del CSKA Sofia), penalizzato da alcuni infortuni, aveva destato buone impressioni quando è subentrato, soprattutto contro Parma e Inter. Un suo utilizzo al posto di Joao Pedro non sembra utopistico, il futuro appare comunque dalla sua a prescindere da queste ultime gare. Infine Filip Bradaric, declassato a riserva di Cigarini nel 2019 e vittima di un crollo più mentale che tecnico. Il regista croato, investimento non da poco nel mercato estivo, potrebbe reclamare spazio per riscattare una seconda parte di stagione sotto tono: una delusione, se confrontata con i buoni segnali dati fino alla famigerata trasferta contro la Juventus e lo sfortunato autogol.
Puntare sul blocco che tanto ha fatto bene in questi ultimi mesi o mettere le basi per la rosa dell’anno prossimo? A Maran la risposta, il decimo posto è importante, ma anche capire su chi poter contare nella stagione del centenario non è da meno.
Matteo Zizola