È stata una stagione sicuramente indimenticabile per gli smeraldini, che hanno dovuto fare i conti con il Covid per ben due volte, con un tour de force obbligato per poter portare a termine il campionato.
Abbracci, tanti sorrisi e, soprattutto, la felicità per una salvezza meritata raggiunta con una giornata di anticipo. Un obiettivo che a inizio stagione in casa Arzachena erano convinti di raggiungere senza particolari patemi, ma nella programmazione della società smeraldina non faceva certamente parte la variabile Covid, che ha colpito il gruppo guidato da Raffaele Cerbone per ben due volte in stagione. “Una salvezza davvero sofferta”, come ha detto il tecnico campano al termine del derby contro il Muravera che ha sancito la permanenza dei verdi in Serie D anche nella prossima stagione e concetto confermato dal direttore generale Antonello Zucchi ai nostri microfoni.
Soddisfatto per la salvezza raggiunta dopo un’annata complicata?
“Assolutamente sì. È il giusto premio per un’annata davvero difficile, su cui hanno inevitabilmente inciso i due lunghi periodi di inattività dovuti al Covid, specialmente sulla condizione atletica dei ragazzi. Chi è stato colpito dal Covid ha risentito tanto dal punto di vista muscolare, ma sono convinto che in tempi normali questa squadra avrebbe lottato per un piazzamento diverso, di alta classifica”.
Siete partiti a fine estate con un gruppo eterogeneo: tanti giovani di prospettiva e alcuni senatori di assoluta affidabilità. Come giudica la stagione?
“Sicuramente il giudizio è positivo, sono davvero contento dell’annata dei giovani: penso a giocatori come Dore, Marinari, lo stesso Rossi, Bellotti e Bachini hanno avuto una crescita importante. Parliamo di ragazzi alla prima esperienza nel calcio dei grandi e a mio parere hanno fatto bene. D’altronde questo era il nostro progetto fin dall’inizio dell’anno e, a salvezza acquisita, posso dire che abbiamo pienamente raggiunto gli obiettivi”.
Qual è la sua cartolina della stagione?
“Direi la vittoria a Cassino (2-3, dello scorso 12 maggio, ndr). In realtà non ho mai avuto dubbi che ci saremmo salvati, ma quel successo è stato decisivo per la svolta e l’allungo sulle dirette concorrenti. È stata la vittoria di tutto il gruppo e ci tengo a ringraziare i ragazzi perché non hanno mai mollato. Una volta ripresi gli allenamenti regolari abbiamo dovuto giocare una gara ogni tre giorni, quindi è normale che la condizione atletica non fosse ottimale, ma tutti hanno dimostrato dedizione e disponibilità nonostante qualche problema fisico causato come è logico dal tour de force di cui siamo stati protagonisti”.
A salvezza acquisita, è naturale pensare al futuro dell’Arzachena: ci avete già pensato?
“No, è ancora presto per parlare di programmi futuri. È stata un’annata faticosa, ora ci godiamo questa salvezza che ci siamo conquistati con fatica e ci prepariamo per onorare l’ultima trasferta di domenica ad Afragola. Più avanti, dopo il meritato riposo, ci sarà tempo di parlare anche di futuro”.
Francesco Aresu