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Leonardo Tilloca, socio fondatore e direttore generale dell'Alghero Calcio

Alghero, Tilloca: “Soddisfatti dell’annata. Tornare al Mariotti sarebbe bellissimo”

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Due promozioni consecutive in due anni e tanta voglia di fare ancora meglio, ma con i giusti passi. L’Alghero Calcio è tornato dopo un decennio in Eccellenza, grazie alla vittoria dei playoff promozione dopo una lotta serrata con Nuorese e Usinese. Si avvicina la nuova sfida e per questo abbiamo fatto il punto con il direttore generale e tra i soci fondatori del club Leonardo Tilloca.

Direttore Tilloca, lei è tra i soci fondatori dell’Alghero Calcio, insieme a Giulio Pes e altri imprenditori: quella che è appena finita è stata una stagione faticosa ma ricca di soddisfazioni, con la ciliegina finale del salto in Eccellenza. 

“È stata una stagione lunga ed estenuante, che però dà merito al lavoro dello staff della prima squadra, a cominciare dal presidente Andrea Pinna, insieme agli altri responsabili Giovanni Deriu, Gianluca Monaco e mi perdonino se dimentico qualcun altro. Poi grazie al direttore sportivo Alessandro Piras, ai giocatori e soprattuto a mister Gian Marco Giandon, che ci ha aiutato nel raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio anno. È stata un’annata molto buona che ha portato i risultati sperati: siamo riusciti a coniugare il risultato finale e la valorizzazione dei giovani aggregati in prima squadra. Per questo possiamo dire di essere soddisfatti, forse anche con delle soddisfazioni maggiori perché le finali playoff portano anche un’adrenalina diversa rispetto a una vittoria in campionato nella stagione regolare”.

Abbiamo parlato di prima squadra, ma Alghero Calcio significa eccellenza a livello giovanile: il settore giovanile è da anni il fiore all’occhiello di questo progetto, come raccontano i risultati.

“Assolutamente sì: i risultati non sono il primo obiettivo che vogliamo perseguire, ma se arrivano siamo ovviamente più contenti. Ci fa piacere aver creato questo ambiente, insieme ai soci fondatori e con l’aiuto dei responsabili della prima squadra. C’è un grande lavoro dietro e un continuo sostegno alla struttura del “Cuccureddu” con dei miglioramenti frequenti, come ad esempio quelli attuati sulla grafica della cartellonistica e sull’organizzazione di tutto ciò che comprende una buona e completa realizzazione di un centro sportivo come questo, che al momento è la casa della nostra prima squadra. Ma non dimentichiamoci che questa struttura non nasce come uno stadio, come accade in altri Comuni. Un’altra cosa che vorrei dire poi è che nonostante in Eccellenza dal prossimo campionato non ci sia più la regola dei fuoriquota, noi continueremo a puntarci. La prima squadra è nata perché noi soci abbiamo puntato come prerogativa sul settore giovanile e le nuove figure che si sono affacciate ambiscono a continuare in questa direzione. Vogliamo far crescere tutti i giovani che noi coltiviamo, come dimostrano anche quest’anno i successi nei campionati regionali in varie categorie, nel tentativo di aprire uno sbocco ai più meritevoli e accoglierli in prima squadra”. 

La questione stadi è uno dei problemi del calcio sardo e Alghero non fa eccezione. 

“Purtroppo attualmente il campo “Mariotti” non è agibile: noi abbiamo già avviato delle interlocuzioni con la nuova amministrazione comunale appena entrata in carica dopo le recenti elezioni. Abbiamo riscontrato da parte loro una grande disponibilità nel provare a far sì che il “Cuccureddu” rimanga un centro di allenamento. Per noi questa struttura è un fiore all’occhiello con i suoi numerosi campi creati con non pochi sacrifici, che sono fondamentali nel dare supporto logistico a tutti gli atleti che viaggiano da località non vicinissime ad Alghero, come ad esempio Macomer o Tempio. E questo avviene grazie al connubio con il Cagliari Calcio, che ci consente di dare la possibilità anche a ragazzi del circondario di far parte di questo progetto. Tornando al Mariotti, sarà importante che la giunta comunale operi in questa direzione cercando di dare una casa consona alle esigenze di una prima squadra come la nostra, coinvolta in una categoria prestigiosa come l’Eccellenza, così da riuscire a ospitare tutti i nostri tifosi, sempre più in crescita e ormai oltre le mille unità. Ritornare al Mariotti con una tribuna coperta, una capienza differente e tutto il peso della storia sulle spalle permetterebbe un coinvolgimento maggiore da parte dei cittadini. Questo rappresenterebbe inoltre uno stimolo importante per i nostri sponsor e per tutti noi al fine di provare a fare una bella figura anche in Eccellenza”.

Che stagione sarà la prossima per l’Alghero? Perché sulla carta sarà un campionato veramente tosto, visto il livello delle partecipanti. 

“Noi veniamo da due promozioni consecutive, quindi penso che la prima cosa da fare sia quella di non essere presuntuosi. Stiamo allestendo una squadra che sicuramente farà divertire il pubblico che ci ha sempre sostenuto, perché deludere le loro aspettative sarebbe irrispettoso. Partiamo per fare un campionato dignitoso e che ci permetta di fare bella figura, poi l’ambizione deve essere quella di arrivare sempre più in alto possibile. Dobbiamo essere cauti: rispettiamo tutte le altre grosse squadre con grandi tradizioni che fanno parte del campionato, poi vedremo che succederà. Ma di questo ne riparleremo a dicembre…(ride, ndr)”. 

Francesco Aresu (ha collaborato Giuseppe Meloni)

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