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Alghero, Pinna: “La città merita l’Eccellenza, vogliamo essere protagonisti”

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Due promozioni consecutive e la voglia di stupire ancora. L’Alghero è tornato dopo dieci lunghi anni nel massimo campionato regionale, in quell’Eccellenza agguantata attraverso i playoff dopo un campionato in cui la lotta con la Nuorese per il salto di categoria è stata entusiasmante. Si avvicina la nuova sfida e per questo abbiamo fatto il punto con il presidente del club Andrea Pinna.

Presidente Andrea Pinna, quello che si avvicina sarà per lei il secondo anno di presidenza dell’Alghero. Dalla prima categoria, passando per la Promozione, ora è arrivato il salto in Eccellenza. Sarà una nuova e importante sfida.

“Diciamo che siamo la società delle sfide. Siamo riusciti, grazie ad un assetto societario solido, a ottenere due promozioni consecutive. Il primo anno abbiamo fatto molto bene in Prima categoria, altrettanto bene poi abbiamo fatto in Promozione. All’inizio ci sono stati un po’ di alti e bassi,  dovuti all’ambientamento alla categoria che ci però sono serviti a sistemare l’assetto tecnico in campo e quello personale. Da dicembre in poi la striscia di risultati utili consecutivi ci ha portato a disputare i playoff, poi vinti meritatamente. Siamo riusciti a portare l’Alghero in Eccellenza dieci anni dopo l’ultima volta. Questa città merita una squadra locale nel massimo campionato regionale. Quella di quest’anno sarà un annata sicuramente ricca di sfide, siamo al lavoro per allestire una squadra competitiva e poter dire la nostra, dando al mister quello che si merita e quello che ci ha chiesto per far sì che l’obiettivo diventi possibile”.

Nella prossima stagione ci sarà ancora mister Giandon con cui avete deciso di proseguire il vostro rapporto. Com’è arrivata questa scelta? 

“Giandon è stato confermato in primis come uomo, poi come tecnico. È un grande professionista. Abbiamo cercato una soluzione inizialmente che potesse permettere di dare continuità a quello che si fa nel settore giovanile quindi giocare al calcio, non soltanto divertirsi ma farlo anche giocando. Dopo un inizio difficoltoso per entrare nei suoi meccanismi, la squadra ha risposto molto bene, ottenendo grandi risultati. Questo ci ha dato sicurezze ulteriori e sicuramente la volontà per continuare questo matrimonio insieme anche per l’anno a venire”.

Erano dieci anni che l’Alghero non esprimeva una società di alto livello, nonostante la storia importante a livello calcistico. Lei in qualità di imprenditore insieme ai suoi soci, ha tenuto a riportare l’Alghero nel calcio che conta. Com’è nato questo percorso?

“Sì, è stata una sfida, come dicevamo prima, un patto tra amici nato intorno ad un tavolo con molta serenità. Era un qualcosa che fin dal 2019 si stava cercando di far concretizzare, ma che a causa del Covid ha dovuto essere posticipato. Si è presentata l’occasione grazie a Gianluca Monaco, ex presidente dell’Audax Algherese, che insieme a tutti noi ha deciso, dopo la promozione in prima categoria, di regalare questa possibilità alla città. Tutti insieme ora cerchiamo di portare avanti il progetto. Ora faremo il possibile per dire la nostra in un campionato molto competitivo”.

Tra gli obiettivi che vi siete posti c’è anche quello di riportare gli algheresi ad Alghero, come avete provato a fare sin dalla prima categoria. Anche quest’anno proverete a convincere qualcun altro a tornare per rivestire i colori giallorossi?

“Assolutamente, ci stiamo lavorando. Il direttore sportivo Alessandro Piras sta facendo il suo lavoro. Purtroppo ad oggi non si può ancora ufficializzare quanto fatto dietro le quinte (ride, ndr), però c’è sicuramente la volontà di far sì che molti algheresi in giro per la Sardegna ritornino ad Alghero per indossare la maglia della propria città”.

In chiusura le chiedo che stagione sarà quella del prossimo anno sul campo?

“Di certo sarà un torneo di alto livello. Ci sono squadre che sono retrocesse dalla Serie D e ci sono squadre abituate a giocare in Eccellenza. Poi ci siamo noi, la Nuorese e il Monastir, neopromosse che avranno voglia di fare un campionato da protagoniste”.

Francesco Aresu (ha collaborato Giuseppe Meloni)

 
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