Un incontro atteso da tempo, simbolo di come la vita possa offrire una seconda opportunità, anche attraverso il calcio. Nella giornata di ieri, domenica 14 gennaio, in occasione di Cagliari-Bologna, Gianfranco Zola e Fabrizio Maiello si sono incontrati dopo trent’anni. Da una parte la leggenda del calcio isolano, dall’altra chi tentò di rapirlo fermandosi però di fronte alla calma e alla mano tesa di Magic Box.
Incontro
Maiello oggi racconta la sua esperienza nelle scuole, collabora con l’associazione Libera a Emilia Romagna ed è parte della Seleçao di sacerdoti internazionale. Nel 1994 fu però protagonista insieme ad altri componenti di una piccola banda del tentativo di rapimento di Zola, allora giocatore del Parma. Un piano che fu sventato dalla risposta del fuoriclasse di Oliena, capace di opporre un semplice “Ciao ragazzi, come va?” alla pistola puntata sulla schiena al distributore di benzina. Da allora le vite di entrambi hanno preso pieghe diverse, con Maiello che ha deciso di cambiare strada rispetto a quella che aveva preso dopo un periodo complesso vissuto da ragazzo, seguito a un brutto infortunio che ne aveva interrotto la carriera da giovane calciatore nelle giovanili del Monza. Trent’anni dopo, Maiello ha potuto “chiudere un cerchio”, come confessato tra le pagine del Corriere della Sera. Dell’incontro ha parlato sui social anche il presidente del Cagliari Tommaso Giulini: “Un anno fa Gianfranco c’era, per la prima gara di questo nostro nuovo cammino. Ora un incontro atteso trent’anni con Fabrizio Maiello e la sua storia piena di significati. Grazie a chi, come Suor Silvia e il suo attivissimo gruppo, lo ha reso possibile con passione e dedizione“. Una giornata speciale che rimarrà tra i ricordi dell’uomo, ma che può essere anche il simbolo di come con il coraggio di cambiare, agli errori si possa porre rimedio.
Un anno fa Gianfranco c’era, per la prima gara di questo nostro nuovo cammino. Ora un incontro atteso trent’anni con Fabrizio Maiello e la sua storia piena di significati. Grazie a chi, come Suor Silvia e il suo attivissimo gruppo, lo ha reso possibile con passione e dedizione. pic.twitter.com/Rp2XkSM2KN
— Tommaso Giulini (@tommasogiulini) January 15, 2024
La Redazione