Il tecnico del Cagliari Walter Zenga ha commentato così nel dopo partita di Milan-Cagliari.
“Cambio in panchina? Rientra nei diritti del presidente, se ha deciso questo significa che ha buoni motivi per farlo: io non ho niente da rimproverarmi,abbiamo avuto poco tempo per lavorare, l’unico nostro difetto è aver fatto 10 punti subito. Voglio ringraziare ragazzi, ambiente, magazzinieri, staff per questa esperienza che mi porterò dentro. Passare due mesi chiuso in lockdown, non riuscire a fare allenamenti né amichevoli, non vedere la famiglia per mesi, perdere giocatori importanti, tutto questo è stato complicato: i ragazzi hanno mostrato grandi potenzialità e spero possano raggiungere i risultati che il presidente spera nella prossima stagione. Forse ho fatto male ad accettare un contratto di pochi mesi con una clausola che era quasi impossibile raggiungere, che era quello del settimo posto: a volte ti fai prendere dalla mano e non ragioni su determinate cose”.
Poi svela alcuni dettagli in conferenza stampa: “Ho saputo che non sarei stato confermato questo pomeriggio alle 16. I saluti ai ragazzi? Sono momenti personali e ricordi indelebili, così come gli sguardi di tutto il team di lavoro. Significa aver lasciato qualcosa. A Cagliari ho cercato di portare passione e professionalità, spero che i ragazzi si portino dietro qualcosa dal rapporto umano e lavorativo con me, continuando a giocare in modo sfrontato come abbiamo fatto spesso. Un super Cragno? Non mi prendo meriti che non sono miei. Cragno ha enormi qualità, veniva da un periodo di inattività e recupero dopo un infortunio, sono felice che ha dimostrato di essere uno dei migliori portieri in circolazione”.