Il tecnico del Cagliari Walter Zenga ha parlato ai microfoni di Sky al termine della partita con l’Atalanta.
“Affrontavamo una squadra molto forte, hanno fatto 83 gol fino a oggi, giocano a memoria e hanno una qualità eccellente: siamo stati bravi, abbiamo tenuto bene. Abbiamo concesso qualcosa come è normale che sia, non potevamo tappare tutte le loro fonti di gioco. Il nostro rammarico sta nel gol di Simeone, è assurdo: so che il regolamento, ma è assurdo. Ci siamo rimasti male, era un gol bellissimo: per me è contro il senso del gioco, non sono le regole del calcio per me. Ormai però è andata, anche all’Atalanta è stato annullato un gol simile qualche partita fa”.
Sul calcio post-covid: “La problematica non è il fattore fisico, ma giocare ogni tre giorni impone una quantità di concentrazione elevata. Tante squadre non l’hanno, per di più in un periodo come questo. Carboni ha fatto un errore perché è un ragazzo, perché chi non fa non sbaglia e non può imparare: lungi da me accusarlo e mettergli la croce addosso. mi ha dato l’opportunità di vedere una squadra che è rimasta in partita per oltre 60′ in 10, nonostante Cragno sia stato il migliore in campo. Ionita sulla fascia? Sapevamo che sulle fasce ci sono giocatori fisici per l’Atalanta e abbiamo pensato di mettere dei giocatori alti come Ionita e Lykogiannis esterni: Mattiello aveva fatto 90′ di fila da tre partita, faragò è appena rientrato e Pellegrini era squalificato, alla fine le scelte erano quelle”:
In conferenza stampa, abbiamo chiesto al mister rossoblù perché avesse aspettato a fare i cambi vista la situazione: “Bella domanda, faccio io la domanda a loro di quando avrebbero fatto i cambi in 10 contro 11 e soprattutto chi avrebbero tirato fuori. Ogni tanto è carino subire le domande, senza polemica, ma mi piacerebbe da chi ha fatto la domanda cosa, come e quando avrebbe fatto: io in 10 contro 11 rientrando in campo, avendo la problematica di Radja, Giovanni e Joao stanchi, Ionita che aveva corso, Lykogiannis non perfetto, Pisacane che aveva fatto un’iniezione per giocare soprattutto, i cambi li gioco al momento opportuno poi ci sta che magari uno possa pensare di averli fatto prima o dopo, li avrei fatti domani o non li avrei fatti. Non mi scompone mica questa domanda, anzi va bene così; questo è il ragionamento”.
Il tecnico ha poi commentato: “Rog? Il nostro trio di centrocampo di oggi è uno dei più forti in circolazione. Marko e Nahitan hanno fatto una grande partita, così come va lodata la disponibilità di Nainggolan a giocare, poi ricordiamoci che ogni tre giorni si gioca. Futuro? Dobbiamo continuare con la strada che abbiamo intrapreso, il risultato mi cambia la visione del match fino a un certo punto: se riesci a rimanere sempre in partita, mantenendo sempre alta la concentrazione e la mentalità vista anche oggi, prima o poi queste partite arrivi a pareggiarle”.
Questo il commento di Gasperini, mister dell’Atalanta: “Abbiamo tenuto aperta una partita che potevamo chiudere molto prima: una volta in superiorità numerica non siamo riusciti ad avere la lucidità necessaria. Non è stata la migliore prestazione, ma è arrivata l’ottava vittoria di fila: oggi è emersa un po’ di stanchezza mentale, venivamo da un lungo viaggio e da una partita col Napoli faticosa. Noi cerchiamo sempre di fare meglio, oggi dovevamo farlo perché loro sono rimasti in 10. Ho voluto forzare i cambi con quei tre per chiuderla anche se Malinovskyi e Muriel ne avevano ancora un po’, non è stata una bella mossa: sono contento per Ilicic, lo stiamo recuperando e lo vedremo presto con la squadra. Sutalo e Tameze hanno fatto bene, sono contento: hanno giocato con buona qualità e non era facile. Il Cagliari ha dimostrato di essere una buona squadra, hanno ottimi giocatori. Noi secondi? Mi piacerebbe indubbiamente, ma la vedo dura perché Lazio e Inter sono ottime squadre: noi però dobbiamo preparare una Champions e raggiungere la matematica certezza di andarci l’anno prossimo. Nelle prossime partite potremmo già raggiungere dei traguardi”.