Il mister del Cagliari Walter Zenga ha commentato così a fine gara la sconfitta contro il Verona.
“Ce l’abbiamo messa tutta, ci siamo chiusi gli spazi da soli. Riconosco i meriti del Verona ma dopo il 20′ non ho più vistoa zioni e pericoli del Verona. Anche in 10 contro 10 siamo riusciti a tenere palla, anche se un po’ sterilmente. Negli ultimi minuti abbiamo avuto delle circostanze per segnare una in cui gli attaccanti non hanno attaccato il primo palo su cross di Nandez, siamo stati pericolosi su palle inattive: bisogna ripartire dal 20 ‘in avanti. Mi aspettavo una partenza differente, ma sono fiducioso per il futuro: non sono uno che cerca alibi, ma scusate senza Oliva, Faragò, Nainggolan, Pavoletti e Joao Pedro… Anche i cambi diventano scontati. Ora torniamo a casa e martedì siamo già in partita: il vantaggio e/o lo svantaggio di queste partite ravvicinate è questo, non puoi cullarti, ma puoi anche subito rifarti. Mi dispiace perché avrei voluto un esordio differente, ma va bene così: evidentemente le mie cose non sono mai facili”.
“Dal 20′ iniziano le cose positive di questa gara- ha proseguito su DAZN- siamo riusciti a rimanere in partita e abbiamo cercato di recuperarla anche con l’uomo in più. Abbiamo creato, ma dobbiamo essere più bravi a iniziare la partita e approcciarla. Abbiamo corso abbastanza direi e abbiamo fatto girare la palla con più attenzione col passare dei minuti: avevamo deciso di togliere Cigarini che era già ammonito, ma sfortuna vuole che non abbiamo fatto in tempo. Abbiamo legato poco attacco e centrocampo, eravamo troppo passivi: i due gol che abbiamo preso sono evitabili, il secondo poi era un errore personale. Cosa dico alla squadra domani? Sarò arrabbiato il giusto, pur avendo assenze importanti abbiamo dimostrato di lottare. Dobbiamo essere determinati e cattivi in certe situazioni. Si possono sempre fare meglio le cose, contesto l’approccio alla partita. Non si possono regalare 20′ a una squadra che sta facendo così bene. Ionita largo? Abbiamo fatto allenamenti provando degli scambi di posizione tra lui e Nandez. Sono interscambi che a volte vengono discretamente e altre volte no. Ci sta che qualche volta le cose non vengono come le prepari, ma ripeto bisogna avere più attenzione all’inizio. Birsa? Ci abbiamo lavorato in questa posizione, abbiamo lavorato anche con Oliva come interno perché davanti vorremmo uomini di qualità, ma non perché Totó non le abbia. Pereiro? Grande qualità, ha avuto un problemino alla coscia e l’abbiamo lasciato negli spogliatoi. Però deve darsi lui da fare di più, affinché i compagni lo cerchino meglio e di più”