Il tecnico del Cagliari Walter Zenga ha parlato al termine della sconfitta interna con l’Udinese.
“Se avessimo approcciato la partita come abbiamo fatto nel secondo tempo avremmo visto un Cagliari diverso: all’inizio abbiamo sbagliato qualche cosa, non sapevamo come andarli a prendere. Nel secondo tempo ci siamo sistemati meglio e abbiamo fatto una bella ripresa. I cambi? Ladinetti è uno splendido play che avrà grande futuro, ma volevamo due mediani e ho dovuto sostituirlo perché lo avrebbe penalizzato passare all’altro modulo. Abbiamo inserito Pereiro sotto punta, ha fatto un discreto lavoro e ha creato situazioni importanti. Ragatzu lo abbiamo utilizzato inizialmente come falso nueve, poi lo abbiamo cambiato da là; è un giocatore che può fare tranquillamente esterno. Abbiamo cercato di allargarli per costringere i 5 dell’Udinese a dividere in linea. Nel secondo tempo dovevamo assolutamente rischiare qualcosa, abbiamo giocato più propositivi”.
Così invece Luca Gotti, tecnico dell’Udinese: “Qualche minuto del via abbiamo saputo della sconfitta del Lecce, mi sono limitato a fare i complimenti ai ragazzi che vedevo comunque molto pronti per questa partita. Nel primo tempo ci ha dato soddisfazione anche dal punto calcistico, ma poi è subentrata la stanchezza endemica; dispiace che le partite di Serie A arrivano a queste marce basse. Per giocare ogni tre giorni devi ricostruire un ambito mentale che non è facile creare; arrivare in fondo a questo campionato lottando per un obiettivo importante ti prosciuga dentro, la vera bravura dei ragazzi è stato fare un salto di mentalità. Il mio futuro? Prima viene il club, non sapevamo ancora quale sarebbe stato il nostro epilogo due minuti prima della partita e ora abbiamo due gare ancora da giocare. CI siederemo a un tavolo. In questo momento mi godo qualche soddisfazione, vedo in campo le idee che abbiamo accumulato: questo dà soddisfazione, quello di fare il primo allenatore è abbastanza relativo per me. Dispiace per la retrocessione del Watford, ci sono ragazzi che conosco bene e fa parte della società”