Il difensore del Cagliari Zé Pedro ha parlato al media portoghese A Bola: vi riportiamo alcune dichiarazioni del centrale, ieri a riposo per un fastidio al ginocchio nell’allenamento di Asseminello.
Impatto
“Senza dubbio, la Serie A è un campionato che mi ha sempre affascinato. È un’esperienza diversa e fin qui positiva. Ho trovato un ambiente piacevole, le persone sono state molto accoglienti, sia all’interno del club che tra i tifosi. Cagliari mi ha subito dimostrato affetto, facendomi sentire a casa”.
Decisioni
“Quando sono arrivato nella prima squadra del Porto, non ero più quel giovane promettente che era emerso dal vivaio della squadra B. Ma ho accettato la sfida perché, oltre ad essere la mia squadra del cuore, era un’occasione per stare vicino agli idoli che guardavo giocare quando andavo allo stadio nei fine settimana. Quest’anno c’è stato un grande investimento nella rosa, con l’acquisto di tre giocatori nel mio ruolo, più l’attivazione dell’opzione di acquisto di Nehuén Pérez: si è completata una lista di quattro difensori centrali, avrei giocato davvero poco. È vero che ero nel club della mia infanzia e per cui tifo, ma mi piace essere utile e sentirmi parte di qualcosa, per cui ho cercato di ottenere più spazio: verso la fine del calciomercato si è presentata l’opportunità di partire e l’arrivo all’ultimo minuto di Kiwior ha finito per sbloccare la situazione”.
Sulla rosa
“Le aspettative sono sempre alte: ogni giocatore vuole giocare il più possibile. Ma so bene che servono adattamento e conoscenza del campionato: ogni dettaglio conta, ogni weekend è una lotta vera. Sono contento del mio utilizzo finora, mi sento bene al Cagliari e sono grato a tutti: presidente, direttore sportivo, allenatore, compagni e staff. La rosa ha qualità, ci sono dei giovani che meritano attenzione e siamo una delle squadre più giovani della Serie A. In generale c’è qualità e potenziale. La strada è lunga, possiamo migliorare”.














