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Zambataro: “Questa Torres ha tutti gli ingredienti per andare in Serie B”

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In occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno, la rubrica dedicata alla Torres in collaborazione con FootureLab, come nostro ospite è intervenuto l’esterno rossoblù Eyob Zambataro. Arrivato nella sessione invernale di mercato della scorsa stagione il calciatore etiope si è subito integrato all’interno dei meccanismi di mister Alfonso Greco. Una chiacchierata a tutto tondo quella fatta con il numero 27 dei sassaresi: dall’attualità che vede Antonelli e compagni al terzo posto in classifica alle spalle di Virtus Entella e Ternana, passando anche per il suo ambientamento a Sassari e le emozioni vissute al Vanni Sanna. Di seguito vi riportiamo un estratto delle sue parole.

Sulla gara con il Pineto

“È un punto da tenere stretto, abbiamo approcciato bene e interpretato nel modo giusto la gara. Però, avremmo potuto portare a casa dei punti dalla partita di sabato contro il Pineto”.

Sulle differenza tra il precedente campionato e questo

“Le squadre verso l’alto si sono sistemate benone quasi tutte, basti vedere l’Entella che l’anno scorso ha faticato quest’anno è prima. Allo stesso modo la Torres, anche quest’anno siamo lì davanti tra le prime. Al momento penso che noi abbiamo allungato la striscia positiva e dobbiamo ragionare su ogni match affrontando ogni gara come se fosse una finale perché le occasioni per recuperare punti non ci saranno. Ma sabato è stato un punto guadagnato su un campo in cui, per fare un esempio, la Ternana ha perso”. 

Sulla Serie C

“Ogni anno la Serie C è diversa, perché le squadre non rimangono con le mani in mano. A inizio stagione pensavo che la Ternana potesse fare il Cesena dello scorso anno, invece è a due punti da noi, al Vanni Sanna ha fatto parecchia fatica. Questo è il paradosso della Lega Pro, ogni gara va approcciata con il piglio giusto indipendentemente dall’avversario”.

Sull’Entella

“Probabilmente hanno trovato il loro DNA. Dalle partite che ho visto sanno cosa devono fare: blocco basso e ripartenze chirurgiche. Non è semplice affrontare una squadra con identità ben definita. Noi siamo stati un po’ altalenanti perché abbiamo faticato nel trovare il nostro DNA”. 

Sul momento no

“Il momento di difficoltà l’ho vissuta bene perché ho visto come lavoravamo in allenamento ed ero fiducioso. Ora che abbiamo trovato lo slancio e acquisito il nostro DNA dobbiamo guardare alle prossime quattordici finali prima del termine della stagione regolare”.

Sul giorno in cui ha giocato da portiere

“Quel giorno ho deciso di giocare in porta perché mio fratello, che è un portiere e ha giocato nel settore giovanile dell’Atalanta, era in tribuna. Me la sono sentita, è stato una scelta a cui mi ha portato l’istinto”.

Maturazione

“Negli anni ho sempre cercato di trovare una mia dimensione perché non ero riuscito mai ad arrivarci. Quest’anno con il lavoro dello staff e del mister so cosa posso fare, so che venendo dentro al campo posso aiutare la squadra. Questo è molto importante per me. Come sto? La percezione che mi dà il corpo è che devo ancora arrivare al 100%, mi sento al 75% ancora. In questo momento sto lavorando nell’ottica di lungo termine, partendo dal presupposto che ho sempre dato il massimo delle mie possibilità quando sono stato chiamato in causa. Sto lavorando per arrivare al 100% della mia condizione. Devo lavorare, ovviamente la condizione la si ottiene giocando con continuità. Ma non sono preoccupato, anzi”.

Sulle gare in cui si è adattato nel giocare da braccetto difensivo

“Non mi sento propriamente a mio agio nel giocare da braccetto, mi è capitato diverse volte in situazioni in cui la partita era già indirizzata. Mi vedo più come mezz’ala in futuro piuttosto come braccetto difensivo”.

Su cosa manca alla Torres per puntare alla Serie B

“Penso che ci siano tutti gli ingredienti per poter raggiungere la B. Noi dobbiamo essere concentrati nel lavorare in settimana, isolandoci e senza pressioni. Quest’ultima può fare brutti scherzi. Il livello qualitativo si è alzato quest’anno, il mister ha tante soluzioni e tante scelte differenti. Noi dobbiamo continuare a lavorare senza pressioni e fare ciò che sappiamo”. 

Sulla percezione che ambiente e avversari hanno della Torres quest’anno

“Per me è uno stimolo, io non vedo una squadra che sente la pressione. Le affrontiamo con il piglio giusto, vorremmo vincerle tutte. Però, come accaduto contro il Campobasso, contro avversarie che si chiudono dietro è difficile trovare la via del gol. Oppure come accaduto contro la Ternana, con una big del campionato che viene a giocare in casa tua in maniera propositiva e offensiva. In quel caso siamo riusciti a metterli sotto, a disputare una sfida divertente da vedere e giocare. Io vedo la squadra molto matura, questo mi fa capire che siamo un gruppo che gestisce la pressione nella maniera giusta”.

Su Zamparo

“Mi ha fatto un’ottima impressione, si è subito calato bene anche favorito dall’accoglienza che, così come successo a me lo scorso anno, gli abbiamo riservato. Una volta che entrerà in condizione ci potrà dare una grossissima mano”. 

Sulla prossima gara contro il Sestri Levante

“Mi aspetto una gara sulla falsa riga di quella contro il Campobasso. Ho avuto modo di guardarli un po’ e ho visto una squadra che gioca molto sulle ripartenze. Mi aspetto una sfida bloccata e dovremmo essere bravi nel condurla con pazienza provando a sfruttare le situazioni con maggiore cinismo”.

Cinismo

“È difficile per un attaccante fare tanto lavoro sporco e allo stesso tempo essere lucido sotto porta. Penso che in questo senso serva un grande lavoro di supporto da parte del reparto difensivo e centrale. Al momento però siamo tra i migliori attacchi del girone”.

Sull’ambientamento a Sassari

“Mi sto trovando molto bene, mi sono ambientato benissimo. Ho la capacità di adattarmi velocemente ai posti nuovi. Mi piace scambiare due chiacchiere con i tifosi quando sono in giro. Avverto il legame tra squadra e città, negli altri anni questo non ero mai riuscito a percepirla e questo mi rende contento”.

Fiducia

“Il rendimento di un giocatore è data per gran parte della fiducia che si avverte da parte di staff e società. Ma anche quella dei tifosi per come la vivo io è uno stimolo in più per dare il massimo. A Lecco le cose sono andate come sono andate, non ho rimpianti. Però qua ho percepito una grandissima fiducia nei confronti di tutti”.

La Redazione

TAG:  Serie C Torres
 
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