Quarta vittoria in quattro partite, vetta della classifica in solitaria. La Torres di Alfonso Greco ha iniziato con il piede giusto il proprio percorso nel difficile girone B della Serie C, confermandosi anche nel turno infrasettimanale contro la Carrarese, battuta 2-0 al Vanni Sanna. Un momento di grande entusiasmo di cui abbiamo parlato nella nostra trasmissione Serie C…entotrentuno insieme a uno dei protagonisti della squadra rossoblù, il portiere Andrea Zaccagno. Di seguito le sue parole.
Sul rigore parato con la Carrarese
“Diciamo che la certezza di pararlo non ce l’hai mai. Però rispetto ad altre volte ho sentito di poterlo parare, tra l’altro è stata una delle poche volte in cui dal momento in cui era stato messo il pallone sul dischetto avevo intuito l’angolo. Non è stato un rigore calciato benissimo, ma sono riuscito a indovinare l’angolo e questo ha fatto sì che lo parassi”.
Sull’ambientamento
“Queste settimane sono state positive, sia in campo che fuori. Alla fine dei conti, ciò che rende felici noi è anche il campo e queste quattro vittorie non possono che darci fiducia. Ho scoperto una bella città, durante il ritiro avendo qualche giorno libero ho potuto scoprire le spiagge qui vicino. Sono molto contento a oggi”.
Sul momento
“Devo dire che fin dal primo giorno, anche parlando con il mister, non abbiamo mai fatto proclami. Non è una frase fatta, abbiamo veramente fatto così perché siamo una squadra con tanti volti nuovi, un gruppo che dunque doveva amalgamarsi. Dai primi giorni però abbiamo visto anche che l’intensità, la qualità, la competitività interna era alta. Avevamo avuto delle sensazioni positive anche nelle amichevoli nonostante i risultati non positivi, anche se il calcio d’agosto non è mai veritiero. Abbiamo quindi iniziato a crederci, facendo quello che il mister ci chiedeva ed è questo che ci sta facendo raggiungere determinati risultati”.
Sulla stagione a livello personale
“L’anno scorso ho avuto l’opportunità di giocare con il Rimini e con una certa continuità. È stato un anno che possiamo definire di rilancio, mentre questa deve essere quella della conferma. Sono contento di essere partito così e che si veda la fame, la determinazione che cerco di trasmettere alla squadra ogni domenica”.
Sul rapporto con Tore Pinna e sul gruppo portieri
“Tore è un personaggio (sorride, ndr), abbiamo due bei caratteri e molto spesso in allenamento ci piace punzecchiarci. Con Pierpaolo (Garau, ndr) e con Danilo (Petriccione, ndr) che sono portieri veramente forti si è creato un bell’ambiente, devo dire che c’è una sana competizione. Quotidianamente riusciamo a confrontarci, stimolarci e questo penso giovi a tutto il gruppo”.
Sulla mentalità della squadra
“Lo spirito quotidiano che viviamo in allenamento porta alla mentalità che si vede alla partita. Chiunque subentra può dare un contributo pari o addirittura superiore rispetto a chi parte dall’inizio, e in una squadra che vuole far bene è fondamentale. Avere una squadra lunga, dove le qualità si equivalgono, è un aspetto importante per tenere la tensione alta in settimana e questo poi si vede anche in partita. Chi mi segna di più in allenamento? Tutti (ride, ndr)”.
Sulle squadre favorite del girone B
“Difficile dare una previsione al momento. All’inizio al momento come Spal, Pescara, Cesena, Entella, Perugia, soprattutto magari chi è retrocesso dalla B non sono ancora formate al 100%. Anche l’anno scorso l’Entella non era partita forte poi alla fine è stata una delle contendenti. Tuttavia, penso che le squadre più blasonate restino le favorite perché nel lungo periodo riescono sempre a uscire fuori”.
Sulla possibilità di rimanere più anni a Sassari
“È presto per dirlo. Però qui ho firmato un triennale, salvo stravolgimenti o che la società mi voglia cacciare rimarrò qui. Quando ho parlato con la società, ho capito che dietro ci fosse un progetto. La volontà a oggi è quella di rimanere. Bisognerà poi vedere cosa succederà, sia a livello di prestazioni mie perché magari la società vorrà puntare altro o una decisione mia, ma queste sono cose che si vedono durante l’anno. La volontà però a oggi è quella di rimanere a lungo”.
Sul rigore parato con la Carrarese
“È stato un mix di emozioni, perché inizialmente ero arrabbiato perché pensavo che il rigore non ci fosse. Prendendo gol avremmo macchiato una prestazione di squadra fino a quel momento perfetta, perché poi il reparto e la squadra lottano per tenere la porta inviolata. Il sentimento principale era quello della rabbia, poi è arrivata la gioia e il senso di rivincita anche con l’arbitro. Infatti poi c’è stata troppa foga e sono stato ammonito. È il terzo cartellino purtroppo, devo cercare di darmi una regolata (ride, ndr).
Sul rapporto con Greco
“È difficile che il mister si lasci andare, ma è una cosa che apprezzo. Soprattutto in questi momenti è facile lasciarsi prendere troppo dall’entusiasmo e pensare di essere chi non si è. Lui ci dà l’opportunità di essere felici, di sfogarci, però è una persona molto pratica. Apprezzo questo lato, ha ragione, non abbiamo fatto nulla, è inutile fare ora proclami dopo quattro giornate e dobbiamo pensare partita dopo partita”.
Sulla gara con il Sestri Levante
“Ogni partita è difficile. Abbiamo vinto il derby con l’Olbia, poi con la Carrarese che è veramente forte e ha grandi ambizioni. Ho visto qualcosa del Sestri Levante, è una squadra che ha vinto il derby con l’Entella, è una squadra che crea, che sa essere pericolosa, tra l’altro c’è Vasco Regini che giocava con me lo scorso anno. Ora dobbiamo pensare di far bene domenica, ma soprattutto lavorare su noi stessi. Al di là dell’avversario che avremo davanti, dovremo far bene ciò che chiede il mister e andare in campo per portare via i tre punti. Non sarà facile perché è una squadra tosta e perché quattro vittorie anche implicitamente possono annebbiarti la mente. Dobbiamo essere bravi dal punto di vista mentale a non cadere in questa trappola e poi farci trovare pronti dal punto di vista tecnico e tattico per conquistare la vittoria”.
Sul momento dei portieri in Italia
“Conosco Provvedel, ero il suo secondo a Vercelli e sono contento per lui. A me piace molto Vicario, è un portiere che già da qualche anno si conferma in Serie A, ha avuto il merito poi fino a oggi di confermarsi in Premier. Penso che in questo momento sia il più forte. Donnarumma sta vivendo una situazione un po’ particolare, non è facile poi quando tutti puntano il dito contro di te. Lui ha grandissima esperienza ed è fortissimo, deve ritrovare l’equilibrio mentale per fornire quelle prestazioni a cui ha abituato. Anche Meret è un portiere di grande affidamento, lo conosco bene perché abbiamo fatto tutte le giovanili insieme e abbiamo giocato contro più volte. Se proprio devo scegliere però dico Vicario, mi ha impressionato sotto diversi punti di vista”.
La Redazione