Giornata di scarico per il Cagliari nel ritiro di Pejo all’indomani dell’amichevole col Real Vicenza: il gruppo rossoblu ha effettuato un lavoro defaticante e qualche torello e avrà la serata libera.
A fine mattinata sono arrivate le prime parole da giocatore del Cagliari di Sebastian Walukiewicz. Il difensore polacco ha esordito parlando del suo impatto col campionato italiano: “Ho scelto la Serie A perché so che c’è una buona scuola di difensori e posso ancora imparare tante cose, so di poterlo fare qui. Sono qui da poco, quindi non posso ancora fare un nome su chi mi ha stupito tra i miei compagni. Non ho particolari modelli di riferimento, ma mi piacciono molto Piqué e Sergio Ramos, in Italia Bonucci e Chiellini”.
Il polacco è reduce dai Mondiali Under 20 giocati in patria: “Un’esperienza straordinaria, per me e i compagni. Non siamo rimasti completamente soddisfatti, visto che siamo usciti presto (agli ottavi contro l’Italia ndr). Avversari che mi hanno colpito? Non saprei, non sono il tipo che giudica gli altri”.
“Da questa esperienza a Cagliari mi aspetto di migliorare le mie abilità, diventando un giocatore più forte con l’allenamento quotidiano. Le aspettative sono tante. Sono un giocatore che ha un buon feeling col pallone, mi piace impostare da dietro. Spero di imparare tanto dai miei compagni, anche dal marcare giocatori forti come Pavoletti. Ho cercato di guardare più partite più possibile del Cagliari, per cercare di farmi un’idea. Non ho ancora tanti contatti con altri polacchi del campionato, sono ancora giovane ma ho ricevuto una chiamata da Piatek quando giocava ancora nel Genoa per chiedermi di raggiungerlo. Interessamento del Barcellona? Le richieste erano tante, ma ho spinto per essere qui in Italia per imparare dalla miglior scuola per i difensori”.
Il primo approccio col Cagliari è stata la visione della partita contro la Lazio, terminata 3-1 in favore dei biancocelesti: “Non mi sono spaventato da quel Cagliari, sono convinto che si debba sempre lavorare per migliorare e non mi sono certo tirato indietro dopo quella partita. Maran? Ho parlato tanto col mister, so cosa si aspetta da me anche se devo pensare a tutti i miei compagni. Mi dà tanti consigli da ex difensore e cerco di farne tesoro. Ci sono delle differenze nei metodi di allenamento e sul modo di giocare, ma cerco di adattarmi in fretta. Un buon difensore deve saper leggere bene il gioco e costruire da dietro per i compagni di squadra. Il numero di maglia? Per ora il 4, ma ancora non è ufficiale”.
dall’inviato Matteo Piano