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Vuelta, cronometro senza pretese per Aru

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Archiviata la giornata di riposo, la Vuelta ha proposto la sua prima cronometro individuale da Jurancon a Pau.

Vittoria come da previsioni per Primoz Roglic (Jumbo Visma) che ha conquistato anche la maglia rossa di leader: lo sloveno ha preceduto i fuori classifica Bevin (CCC) e Cavagna (Deceunick), ma ha soprattutto inflitto dei pesanti distacchi agli avversari per la generale, soprattutto a Quintana (3’06″9. Il colombiano della Movistar scende così al 4° posto nella graduatoria, scavalcato anche da Valverde e Lopez, rispettivamente a 1’52” e 2’11” da Roglic. Bene anche lo sloveno Pogacar 11° sul traguardo di Pau e quinto nella generale a 3’05” dal connazionale.

Fabio Aru, senza più ormai velleità di classifica, ha concluso la sua prova in 53’52” a 6’47” dal vincitore di giornata in 129ª posizione: una Vuelta ora da reinventare per il villacidrese che andrà alla ricerca di una vittoria di tappa e a pieno sostegno del compagno di squadra Pogacar. Nella giornata di ieri erano arrivate anche le dure parole del Team Manager della UAE Emirates Bepel Saronni sul sardo: “Prima del via diceva di avere buone sensazioni e i dati erano ok. Voglio credergli al fatto che ha dei dolori, anche se col tempo dovrebbero migliorare- ha detto alla Gazzetta dello Sport-. Correre Tour de Suisse e Tour de France prima del suo vero obiettivo La Vuelta, è stata una scelta coraggiosa. Ha voluto fare il Tour, una gara molto stressante e non certo di preparazione. Questa è la situazione”.

Domani (mercoledì 4 settembre) la Saint Palais-Urdax di 180 km, frazione mossa è adatta alle fughe da lontano.

Matteo Porcu

TAG:  Fabio Aru