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Fabio Aru al Tour de Colombia, unica gara disputata nel 2020

Vuelta a Burgos; prima a Grosschartner, Aru a 8″

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Prima tappa frizzante alla Vuelta a Burgos, prima corsa di una certa rilevanza dal blocco totale per la pandemia del coronavirus: in gara anche il sardo della UAE Emirates Fabio Aru che ha concluso nel gruppo immediatamente dopo i migliori a 8″ dal vincitore.

La frazione si è decisa come da pronostico sull’ultimo passaggio dell’Alto de Castillo, la salitella finale (900 metri con punte del 9%) che ha fatto da trampolino allo scatto dell’austriaco Grosschartner della BORA-Hansgrohe che ha conquistato ovviamente anche la maglia di leader della generale. Una tappa non adatta alle caratteristiche del Cavaliere dei Quattro Mori che ha badato a non perdere tanto tempo nel concitato finale e non correre rischi in una giornata caratterizzata da vento e cadute.

La cronaca: Si è formata quasi subito la fuga di quattro corridori (Jetse Bol della Burgos, Gotzon Martin della Euskadi, Fernandez Galvan della Kern Pharma e Sevilla della Kometa) che hanno animato la corsa: la giornata è stata caratterizzata da due maxi cadute, la prima ai -55 km che ha coinvolto tra gli altri anche Majka e costretto al ritiro Henao (INEOS) e Leemreize (Jumbo) e la seconda ai -48 km che ha visto anche andare a terra Simon Yates. Ai -43 km si cerano i primi ventagli in gruppo che si spacca sotto l’azione della TREK Segafredo e della Deceunick: davanti sono rimasti una ventina di corridori che sono andati a prendere i fuggitivi della mattinata, inseguiti dal plotone principale guidato dalla Jumbo Visma e dalla UAE Team Emirates che riescono a ricucire lo strappo ai -35 km. Negli stessi metri l’attacco senza timori reverenziali della stellina belga Remco Evenepoel che riesce a guadagnare sul gruppo, ma la sua azione è terminata ai -23 km. Poco dopo è il turno del sudafricano Smit della squadra di casa della Burgos-BH, ma anche il suo tentativo si conclude sul primo passaggio dell’Alto de Castillo che ha allungato notevolmente il plotone. La gara si è decisa quindi sul secondo passaggio con Grosschartner che ha anticipato tutti andandosi a prendere tappa e maglia, precedendo il giovane portoghese Almeida, l’inossidabile Alejandro Valverde e Aranburu dell’Astana di 8″. Leggermente più staccato Aru che ha concluso in 25ª posizione a 8″ dall’austriaco. Da segnalare la vigilia agitata della Israel Start Up Nation che ha ritirato uno dei suoi corridori Itamar Einhorn, perché entrato in contatto con un soggetto poi risultato positivo al tampone del coronavirus.

Domani (29 luglio) la Castrojerz-Villadiego di 168 km con un percorso mosso e un colle posto a una decina di km dall’arrivo che potrebbe favorire qualche azione.

Matteo Porcu

TAG:  Fabio Aru
 
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