La seconda frazione della Vuelta a Burgos si è aperta con la mancata partenza di tre uomini della UAE Team Emirates: i colombiani Molano, Ardila e Munoz sono stati precauzionalmente fermati per essere entrati in contatto con una persona poi risultata positiva al coronavirus. I tre sudamericani sono poi risultati negativi al test, ma la prudenza della giuria e dell’UCI ha portato all’esclusione com’era già successo ad altri due atleti della Israel nella giornata di ieri.
La squadra di Fabio Aru è quindi ridotta ai minimi termini per le prossime tappe: insieme al villacidrese sono ancora in gara lo spagnolo De La Cruz e i velocisti Richeze e Gaviria: proprio il colombiano è stato il vincitore della Castrojeriz-Villadiego, bravo ad anticipare gli avversari con una bella volata all’ultima curva del percorso odierno. Frazione dal classico canovaccio per le giornate pianeggianti: la fuga di 5 corridori (gli italiani Verza e Fedeli con gli spagnoli Nicolau, Galvan e Fuentes) è stata controllata agilmente dal gruppo che, come da pronostico, è arrivato a giocarsi la vittoria in volata caratterizzata dalla caduta di Sanz negli ultimi 300 metr. Ad alzare le braccia al cielo è stato quindi il pistard sudamericano che ha preceduto sul traguardo il francese Demare e l’irlandese Bennett; nessun problema per Il Cavaliere dei Quattro Mori che ha concluso nel gruppone. Non cambia quasi nulla in classifica generale che vede sempre in maglia viola di leader l’austriaco Grossschartner con Aru sempre staccato di 8″.
Domani (30 luglio) il primo tappone della corsa con l’arrivo ai 1508 metri dell’Alto de Picon Blanco dopo un’ascesa di 8,5 km all’ 8,9% di pendenza media.
Matteo Porcu