Marco Tiddia, palleggiatore del Cus Cagliari nel campionato di Serie C e campione ai Mondiali Master con l’Italia, è stato ospite ai nostri microfoni di Buongiorno 131. Di seguito le sue dichiarazioni.
Lo sport a 48 anni
“Non è banale continuare a fare sport a livello agonistico, e ciò che mi porta a farlo è il divertimento. Con altre attività non ero soddisfatto. Mi sono rimesso in gioco, mi piace ancora. Andrò avanti finché il fisico reggerà”.
Sulla vittoria ai Mondiali Master con l’Italia
“È stato molto strano, negli ultimi 20 anni ho sempre giocato con persone molto più giovani di me: lì ero il più piccolo nel gruppo degli over 45. In più, c’erano anche gli over 55 e 65. È stato bello confrontarsi con altre nazioni e persone adulte che vivono lo sport come momento di aggregazione e divertimento”.
Sulla pallavolo sarda
“Il movimento sardo sta facendo crescere dei giovani, le società sono molto attente su questo. È difficile far avvicinare i maschi alla pallavolo, ma in questi anni si sta lavorando molto sotto questi aspetti. Anche al Cus ci sono tanti giovani interessanti, così come in tante altre società. L’importante è che ci sia la volontà di lavorare”.
Sulle strutture sarde
“Mancano le strutture, alcune non sono adatte per la pallavolo. Ai Mondiali vi erano spazi molto più grandi, con un pavimento in parquet. In Sardegna ci sono poche strutture ed è limitante anche per far avvicinare i ragazzi allo sport. Ci vorrebbero più investimenti. Quando vuoi crescere, devi farlo anche attorno, non solo sui ragazzi”.
Per l’intervista completa a Marco Tiddia guarda o ascolta Buongiorno 131 sui nostri canali Youtube e Spotify.
La Redazione
