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Un'esultanza di Michele Vitali | Foto Luigi Canu

Vitali: “Una grande stagione, il campo mi manca da matti”

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Michele Vitali è stato il protagonista di uno spazio social nei canali della Dinamo Sassari: ecco alcune delle dichiarazioni della guardia nella diretta Instagram.

“Sto passando la quarantena tra lezioni di yoga e tentativi di suonare la chitarra in questo momento in cui siamo in casa e c’è poco da fare- racconta il giocatore biancoblù-. Sassari ha una città con grande entusiasmo, che già percepivo da avversario: ma la cosa bella è che l’entusiasmo e l’affetto della gente è di una regione intera come ho visto nei tornei pre-campionato. Poi avere il mare vicino per me è molto bello. Per me è stato un grande anno ed è stato giusto concluderlo così perché siamo in una situazione di emergenza totale. Un peccato perché eravamo lanciati e stavamo facendo una buona stagione. L’impatto è stato fighissimo, arrivare e vincere soprattutto la Supercoppa è stato molto bello perché ci ha dato fiducia e spinta. Un frame della stagione? Direi la vittoria della Supercoppa perché ci ha consegnato un trofeo, ma tanti altri bei momenti come la vittoria con Ankara e con la Virtus Bologna”.

Sulla Nazionale: “Tanta emozione per essere stato il capitano in Nazionale, me l’aspettavo ma sentirselo dire da Meo è stato emozionante. Mi sentivo grande responsabilità addosso, sono arrivate due vittorie e mi ha dato una grande carica”.

Sulla stagione della Dinamo Sassari: ” Mario Kart è stato un nostro piccolo segreto, si è creato un grande gruppo e se crei una chimica tra i giocatori ci si aiuta maggiormente anche in campo. Il Poz? Un allenatore diverso da tutti quelli che ho avuto. Inizialmente ho fatto fatica ad allenarmi duramente e rimanere serio allo stesso tempo perché ti fa morire dal ridere. Mi sono trovato molto bene. Spissu? Con Marco ci troviamo bene, passiamo tanto tempo insieme ed è bello chiacchierare e scherzare insieme: non dico che mi manca come compagno di stanza, ma qualche trasferta l’avrei fatta volentieri ancora”

Sul rapporto col fratello, giocatore della Germani Brescia: “Luca mi ha sempre coinvolto in tutto: mai avuto invidia e sono sempre stato il suo primo tifoso. C’è un rapporto di amore e stima incredibile tra me e lui, difficile anche da spiegare. Quando abbiamo giocato contro in campo però ce le diamo di santa ragione”.

Vitali si racconta poi come giocatore: “La Liga ACB propone un gioco più rapido e le squadre spagnole hanno una rosa più lunga, mentre in Italia si opta per roster più corti. Penso che ogni esperienza porti sempre qualcosa a un giocatore: mi sono rimesso in gioco in un campionato che non conoscevo e in una squadra nuova, dovevo farmi trovare pronto sempre e questo mi è servito mentalmente anche quest’anno. Partire in quintetto non aumenta la pressione per me, ogni giocatore dà il suo contributo in campo durante la partita. Per me è uno stimolo e voglia di fare bene, chiaro che è sempre desiderio partire titolare ma l’importante è anche finire e concludere le partite.  Obiettivo? Cercare di raggiungere sempre livelli più alti e cercare di vincere. Penso che per uno sportivo la vittoria sia il massimo della gratificazione”.

Poi una battuta sull’ipotesi ripresa a porte chiuse: “In maniera molto onesta non è la cosa più bella, perché il calore del pubblico è fondamentale, però davanti a tutto ci va la salute; speriamo che si possa riprendere a breve, il campo ci manca da matti. Quando torneremo apprezzeremo le cose che davamo per scontate”. 

 

 

 

 

 

 

 
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