Giampiero Ventura a tutto campo. L’ex tecnico tra le altre del Cagliari, nonché già Ct della Nazionale Italiana, ha rilasciato una lunga intervista a L’Unione Sarda. Ecco i passaggi più importanti delle sue dichiarazioni.
La vita lontano dal calcio
“Se mi manca il calcio? Ormai sono sempre in vacanza, ma se mi chiede quanto mi manca la risposta è semplice per niente. Se davvero non mi manca il calcio? Sarò sincero: forse il lavoro settimanale sì. Ma non lo stress della partita, ancora meno le polemiche giornalistiche che fanno da contorno. Lasciare la panchina è stata una decisione presa in serenità.
Il Cagliari e il rapporto con Cellino
“Il Cagliari di Cellino? Lui e Cairo sono i presidenti con cui ho avuto i rapporti migliori. Ma con Cellino c’era un legame d’amicizia che andava oltre la professione. Quando arrivai, nel 1997, mi mise alla prova e mi chiede le chiavi della società. Non se ne pentì. Oltre alla promozione e alla salvezza, con la cessione dei vari Macellari, O’Neill, Zebina e Muzzi facemmo delle plusvalenze straordinarie. E non dimentico il rapporto umano con la gente, tonnellate di affetto con persone speciali”.
L’amicizia datata col DS Capozucca
“La presenza a Cagliari di Capozucca? Capozucca è un carissimo amico. So quanto soffre per il Cagliari, gli auguro con tutto il cuore di centrare la promozione”.
Il mancato ritorno sulla panchina del Cagliari
“Se Capozucca ha mai provato a riportarmi al Cagliari? Devo essere sincero, sì. Ma non era il momento giusto per tornare”.
Analisi sulla Serie B 2022-2023
“Com’è questa Serie B? Il Cagliari, col Genoa, ha la rosa migliore. Ma la B è un campionato a parte, dove il Pisa, finalista dei playoff l’anno scorso, ora è ultimo. Un campionato dove non si possono fare pronostici e dove chi arriva da retrocesso deve fare in fretta a calarsi in questa nuova realtà”.