Al termine della sfida vinta per 2-1 contro il Cagliari, l’allenatore del Venezia Eusebio Di Francesco è intervenuto in sala stampa per commentare la prestazione fornita dai suoi giocatori in occasione del match valevole per il turno numero 17 di Serie A. Di seguito le sue parole.
Il finale
“Più che vedere nero vedevo Pavoletti, mi è successo anche l’anno scorso a Frosinone. Siamo andati in difficoltà quando è entrato lui e hanno alzato il pallone, li abbiamo sofferti. Sul corner al 95’ cosa ho pensato? A Cagliari-Frosinone dell’anno scorso (ride, ndr). Scherzo, pensavo solo ai tre punti della gara di oggi. Ci è andata meglio rispetto a Torino, ce lo portiamo a casa con piacere.”.
La partita
“Il primo tempo è stato equilibrato, a inizio secondo tempo abbiamo alzato molto il livello qualitativo: abbiamo vinto là la partita, quando abbiamo cercato tanto il secondo gol. Ma credo che meritiamo di aver vinto questa partita anche per quello che abbiamo fatto nelle scorse occasioni. Vittoria che accorcia la classifica? Credo che sia stata una gara dal valore doppio, averla portata a casa ha davvero un grande valore, grazie anche alla grande prestazione del nostro portiere. Si riparte da questa vittoria? La squadra inizia ad avere la sua identità forte, avendo maggiore equilibrio tra i reparti. È chiaro che puoi soffrire contro questi avversari, ma la squadra è cresciuta a livello di consapevolezza. Oggi ci godiamo questa vittoria, già pensando alla prossima gara. Se uno guarda la partita con attenzione, abbiamo fatto un primo tempo di equilibrio e attenzione cercando di alzare la pressione in determinati momenti. Abbiamo alternato la pressione, ma mantenendo sempre la squadra corta. Stiamo lavorando su questo da tempo”.
Oristanio e la difesa
“Oristanio in Nazionale? È Spalletti a scrivermi, non io a lui… È italiano, è giovane e ha prospettive, in più gioca da titolare e continuità. È un ragazzo che va trattato con i guanti bianchi, con attenzione, ma non deve abbassare la guardia. Non deve pensare di essere diventato bravo, ma è cresciuto tantissimo da quanto è arrivato. Difesa e gap fisico? Forse abbiamo al centro, non tanto in difesa, ma abbiamo agilità e la capacità di andare a prenderci gli spazi. Avrei voluto la difesa più alta in alcuni momenti della partita, perché più ti porti giocatori come Pavoletti dentro l’area più ti complichi la vita. Questo forse è mancato oggi in alcuni momenti, ma non è solo colpa della linea difensiva”.
dall’inviato a Venezia, Francesco Aresu