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Valutazioni e rinnovi: il Cagliari guarda al mercato con serenità

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Un punto, questa la distanza tra il Cagliari di Davide Nicola e quello della passata stagione targato Claudio Ranieri. Dopo quindici giornate, infatti, i rossoblù 2023-24 ne avevano raccolto tredici, con la vittoria per 2-1 contro il Sassuolo dell’11 dicembre 2023 che portò Pavoletti e compagni fuori dalla zona rossa, mentre nel 2024-25 il bottino è di quattordici. Eppure, nonostante la minima distanza nei numeri, il mercato di gennaio alle porte veniva visto come ancora di salvataggio per sistemare carenze strutturali evidenti, mentre oggi dalle parte di Assemini il momento è completamente diverso. Questione di continuità di risultati e prestazioni, questione anche e ancora una volta di numeri: una sconfitta in meno – otto contro le sette di questo campionato – e 27 reti subite contro le 25 attuali, oltre a un percorso senza punteggi netti a sfavore e più lineare.

Cambio

Le differenze nella rosa del Cagliari rispetto alla passata stagione sono evidenti. Un anno fa mancavano ancora quasi due mesi all’arrivo in Sardegna di Mina e Gaetano, due elementi che cambiarono le sorti nella corsa salvezza dei rossoblù e che oggi sono a disposizione di Nicola quasi dall’inizio. Al centro della difesa il perno era Dossena, oggi Luperto: il primo all’esordio in massima serie, il secondo con un’esperienza in Serie A decisamente più lunga. Erano le settimane delle difficoltà dei due nuovi innesti Wieteska e Hatzidiakos, comunque spesso tra i titolari, con il polacco che quest’anno è indietro nelle gerarchie e il greco in prestito al Copenaghen. Certo, in mezzo al campo tra destra e zona centrale c’era Nández, oggi nella lontana Arabia Saudita e sostituito con alterne fortune da Zortea. Ma, sempre in mediana, tolto il cambio Adopo-Sulemana l’abbondanza maggiore per Nicola è un fatto incontrovertibile. Così come Luvumbo è alla seconda stagione in Serie A e Prati altrettanto. Il cambio Felici-Oristanio al momento non pende a favore del Cagliari attuale, così come davanti mancano le alternative che un anno fa rispondevano ai nomi di Shomurodov e Petagna – sostituiti dal solo Piccoli – pur con tutti i limiti tra infortuni e aspettative non rispettate. Il dado, insomma, è tratto: nonostante il poco scarto dalla classifica, la sensazione è che i rossoblù siano in una posizione migliore per struttura, qualità e assortimento della rosa. La conseguenza nei fatti è che il prossimo mercato – inizio previsto il 2 gennaio, chiusura il 3 febbraio 2025 – non sarà una corsa alla priorità. Pur se, come dichiarato dal diesse Nereo Bonato prima della gara contro il Verona dello scorso 29 novembre – “siamo attenti su tutti i fronti, non solo sul portiere, e dovremo essere bravi a fare tutte le valutazioni opportune” – l’intenzione del club è quella di tenere gli occhi aperti per eventuali occasioni che si potrebbero presentare. Con le tre partite di campionato (più quella di Coppa Italia contro la Juventus) ancora da giocare prima dell’apertura delle trattative che daranno le ultime indicazioni e possibili spunti in entrata e in uscita. Il tema del portiere, sul quale era stato sollecitato proprio Bonato, è l’esempio di quanto il percorso sul campo possa cambiare le intenzioni fuori dal terreno di gioco. Da priorità senza se e senza ma a causa delle difficoltà di Scuffet e dei dubbi su Sherri, l’innesto di un estremo difensore al posto del friulano è passato in secondo piano dopo le prime garanzie date dall’albanese. Con la porta aperta in caso Sherri non confermasse quanto visto nelle ultime quattro partite anche nelle prossime tre contro Atalanta, Venezia e Inter, oltre a quanto accadrà proprio a gennaio nelle ulteriori cinque sfide in programma durante la sessione di calciomercato.

Rinnovi e sicurezze

Detto della questione portiere, la situazione resta stabile in difesa. Il punto più importante al momento è quello dei rinnovi che coinvolge tre dei quattro attuali titolari di Nicola. La società rossoblù lavora ormai da tempo sul prolungamento del contratto di Zappa, con il terzino che è osservato da vicino da diversi club, ma con l’intenzione reciproca di mettere l’accordo nero su bianco a fronte di un adeguamento dell’ingaggio che rispecchi il miglioramento sostanziale delle prestazioni dell’ex Pescara. Come per Zappa così per Augello gennaio sarà un mese decisivo, perché senza il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2025 si potrebbero aprire le porte della cessione in caso di offerte adeguate così da evitare il rischio dell’addio a zero a fine stagione. Opzione remota, pur se nel caso dell’ex Sampdoria il discorso è differente: una semplice questione di età, il nodo per Augello più che economico sembra essere quello della durata del prolungamento, con il Cagliari che attende per il prossimo campionato il ritorno di Idrissi dal prestito di Modena, dove il mancino sta mostrando importanti progressi. Senza dimenticare la presenza in rosa di Obert come titolare del futuro. In scadenza anche Mina, con il colombiano discorsi aperti per un rinnovo sulla stessa falsariga di quello della scorsa estate. Ossia con una clausola con limite temporale – il 10 di agosto nell’ultimo mercato – che permetterebbe a chi volesse acquistarlo di attivarla senza possibilità per il Cagliari di opporsi, fermo restando la volontà del calciatore. Che già nel recente passato ha declinato le numerose e ricche offerte arrivate dal Brasile, così come non ha nemmeno aperto alla possibilità arrivata dalla Turchia per un passaggio a gennaio al Trabzonspor. Gennaio che, peraltro, vedrà la stessa clausola dell’estate riattivarsi, in caso di pretendenti che trovassero l’accordo con Mina basterebbero un paio di milioni di euro per strapparlo al Cagliari. Anche in questo caso opzione quasi utopica, la volontà dell’ex Fiorentina è quella di restare in Sardegna e l’intenzione di non fermarsi al prossimo giugno, ma andare anche oltre. Chi sta salendo nella considerazione di Nicola allenamento dopo allenamento è infine Wieteska, anche per lui difficile un addio a gennaio a prescindere dal tema del decreto crescita e dei costi da affrontare in caso di cessione all’estero. Già al Franchi il polacco era pronto a entrare nella ripresa proprio per l’ammonito Mina, salvo poi restare in panchina affidandosi all’esperienza del colombiano e alla maggiore attenzione dal punto di vista disciplinare. Un segnale, comunque, della crescita di Wieteska agli occhi dell’allenatore che, fino all’ultimo turno di campionato, aveva sempre preferito Palomino come alternativa al colombiano.

Linea Palermo

In mezzo al campo l’unico fuori dal progetto, peraltro dell’intera rosa, è Jankto. Con il ceco, a scanso di sorprese, si arriverà a giugno da separati in casa per poi salutarsi dopo la naturale scadenza del biennale firmato nell’estate del 2023. Un altro giocatore vicino alla fine dell’accordo con il Cagliari è Deiola, ma per il vice capitano rossoblù sono in corso le trattative per il rinnovo sul quale non dovrebbero esserci particolari complicazioni. Discorso differente per Prati, al momento il più sacrificato del centrocampo. L’investimento da sette milioni bonus inclusi per strapparlo alla Spal (e alla concorrenza del Palermo) fa sì che solo a fronte di un’offerta a titolo definitivo – superiore a quanto messo sul piatto per portarlo in Sardegna – si potrebbe aprire la possibilità di un addio. Escluso a oggi un prestito, il regista classe 2003 dovrebbe quindi restare al Cagliari e provare a rilanciarsi nel 2025. L’unico vero possibile partente risponde al nome di Marin, non tanto per questioni tecniche quanto per un ingaggio elevato, con la società rossoblù che non chiude le porte in caso di offerte congrue che, però, al momento non sembrano dietro l’angolo. Quella che invece appare la vera priorità del Cagliari in vista del mercato è l’attacco, con la necessità mostrata dal campo di regalare a Nicola un possibile partner di Piccoli o, comunque, un giocatore che possa dargli respiro senza mettere troppa pressione alla sua titolarità. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare che separa la Sardegna dalle possibili destinazioni di Lapadula, nodo da sciogliere per poter pensare a un acquisto. L’italoperuviano ha pretendenti in cadetteria, la discriminante la sua volontà di scendere di categoria e, soprattutto, il trovare club che possano garantirgli un contratto almeno biennale e dall’ingaggio non troppo inferiore a quello percepito in rossoblù. Tra le opzioni quella di un incastro con il Palermo che porterebbe al Cagliari Brunori e in Sicilia il capocannoniere della Serie B 2022-23. Il classe ’94 brasiliano è in rotta con il club rosanero, solo quattro le gare da titolare in stagione con l’ultima il 6 ottobre contro la Salernitana e dopo gli ammiccamenti della scorsa estate il suo nome potrebbe tornare sul tavolo a gennaio. In bilico anche il futuro di Kingstone, con Nicola che però vorrebbe trattenerlo in rosa viste le caratteristiche uniche tra gli attaccanti a disposizione. Resta la possibilità di un prestito, ma al momento abbastanza remota.

Matteo Zizola 

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