Il ritorno in campo della Serie A potrebbe slittare di una settimana rispetto alla data del 13 giugno votata dalla Lega Calcio qualche settimana fa.
Ad affermarlo è stato uno dei componenti del consiglio FIGC, nonché presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia in un’intervista a Radio Punto Nuovo: “Al 90% la stagione della Serie A ripartirà il 20 giugno: penso che il 28 si possa andare verso una decisione”. Al restart ci sarà un nuovo protocollo già inviato alle squadre con 10 linee guida da seguire: il documento, come spiegato da Il Messaggero, prevede di dividere lo stadio in tre zone area tecnica, spalti e aree esterne all’impianto a cui sarà consentito l’accesso al massimo a 100 persone per area.
Le squadre e gli arbitri arriveranno a scaglioni e con percorsi separati, i direttori di gara un’ora e 45 minuti prima, gli ospiti un’ora e 40 e i padroni di casa un’ora e mezza. Sparisce la fase del riconoscimento del quarto arbitro prima della partita, niente bambini in campo come mascotte, niente strette di mano nel pregara e soli quattro raccattapalle con diversi palloni messi a bordo campo: come in Germania gli spazi per le panchine saranno ampliati e si potranno usare anche le tribune come prolungamento per far sedere le riserve e i giocatori avranno delle bottiglie d’acqua personalizzate. Tutto dovrà essere sanificato (compresi i mezzi utilizzati per arrivare allo stadio), obbligatorio uso di guanti e mascherina quando non si è in campo e la divisa da gioco e le distinte di gara dovranno essere posizionate su una postazione all’esterno dello spogliatoio. Si cercheranno di cambiare delle abitudini anche in campo: stop alle proteste e distanza di un metro e mezzo in caso di comunicazioni. Indicazioni anche per la stampa: potranno accedere all’impianto solo i giornalisti dei licenziatari TV, niente riprese negli spogliatoi, sparisce la zona mista ma la conferenza stampa sarà prodotta televisivamente.
