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Un Pugno al Bullismo, il progetto di Tore Erittu sbarca a Ittiri

Un momento della discussione di Tore Erittu a Ittiri
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Oggi il progetto “Un Pugno al bullismo” dell’ex campione e oggi maestro di boxe sbarca a Ittiri, e ancora una volta cattura l’attenzione della giovanissima platea.  L’evento è stato realizzato con contributo destinato alla realizzazione del progetto “Un pugno al bullismo” (CUP E74J25000470004). Sin da subito vengono tirate in ballo parole come ansia ed empatia, depressione. Tanti di loro, ragazze e ragazzi, la quasi totalità in realtà conoscono il pugilato come sport, due di loro – due ragazze – praticano la boxe. Tutti dicono di averlo già visto almeno in TV. Nessuno aveva mai visto a distanza di un metro un campione italiano in carne, ossa e muscoli venuto a trovarli nell’aula magna della loro scuola per parlare loro di bullismo, di “nomofobia” (la maggior parte ha il telefonino, molti di loro con parsimonia), di esperienze di vita e di scelte da fare e non fare. 

Nel corso della discussione, dello scambio, delle attività proposte ai ragazzi che con grande coraggio hanno accettato di salire sul palco e prestarsi a fare piccoli esperimenti di coordinazione, sulla lime viene proiettato il film documentario sulla vita del pugile, “Diamond”, un racconto che ha catturato gli sguardi e stimolato la curiosità degli studenti e delle studentesse. Lo guardano, non si distraggono e stanno in silenzio. Fra le immagini c’è il bullismo subito, e c’è anche la nascita del bullo. Nelle fasi della crescita, poi anche nello sport.

Salvatore Erittu coinvolge, passa dal suo approccio con la scuola al suo essere stato prima bullizzato e poi bullo, a situazioni vissute e scelte che hanno influenzato il suo percorso, giuste e sbagliate. La scuola però, e questo lo sottolinea, resta un elemento fondamentale nella vita delle persone, così come lo sport. non il pugilato, specifica: lo sport in maniera generale. E ancora scorrono fra le parole dell’atleta e quelle dei ragazzi termini come paura, emozioni, cyberbullismo e tre definizioni di intelligenza (emotiva, cognitiva, educativa). Alcune si ricollegano alle immagini su schermo, altre alla narrazione proposta dal pugile. Non vola una mosca, sino a che non si apre il dibattito. Grande disponibilità e partecipazione dei docenti. Domande, tante.  Emozioni da scoprire anche per chi ha lottato per il titolo, ed ha guardato negli occhi avversari di ogni tipo per affrontare sfide di ogni tipo.

Fonte Comunicato Stampa

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