Sciolti i dubbi che ci hanno accompagnato per settimane, il campionato di Serie A rinizierà il 20 giugno.
Nel pomeriggio di oggi il Comitato Tecnico Scientifico ha accettato il protocollo della ripresa delle partite, poi è arrivato l’ok dal Governo al termine di una riunione tra Gabriele Gravina, il presidente della Lega Serie A Dal Pino e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Quest’ultimo dopo un colloquio col premier Giuseppe Conte, ha dato definitivamente il via libera alla ripartenza del massimo campionato. Via il 20 giugno (non il 13 come votato dalla Lega inizialmente), da vedere se con i recuperi (nel caso si giocherà anche tra Verona-Cagliari) o con la regolare giornata di campionato. Il 13 giugno si giocherà invece in Coppa Italia con le gare di ritorno della semifinale. Anche la ripartenza della Serie B è fissata per il 20 giugno.
Queste le parole di Spadafora: “Come avevamo detto la Serie A sarebbe ripartita con l’Italia e con l’ok del CTS: oggi è arrivato l’ok sul protocollo che ha però confermato la necessità della quarantena fiduciaria in caso di una positività. L’altra cosa che volevamo garantire era che i tamponi non fossero in via preferenziale. Se l’emergenza sanitaria dovrebbe riemergere e la curva dei contagi salire si dovrebbe risospendere tutto, ma abbiamo la garanzia della FIGC di un piano B e un piano C: quindi playoff o playout e in estremo caso la cristallizzazione della classifica e spetterà a loro decidere i verdetti. Mi auguro si possa dare un segnale positivo alla gente con la conclusione della Coppa Italia con tre belle partite trasmesse in chiaro, in modo che siano a beneficio di tutti gli italiani. Lavoriamo comunque con SKY per dare un segnale e trasmettere qualcosa del campionato in chiaro: è un modo per evitare assembramenti e dare un segnale di ripartenza all’Italia”.
Così invece il presidente della Lega Serie A Dal Pino: “Ringrazio il Ministro Spadafora e il suo staff. Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significare tornare a essere il campionato più bello del mondo. Solo con questo spirito riusciremo a ripagare la passione e l’entusiasmo dei milioni di tifosi che seguono il nostro sport”.