Il sindaco di Cagliari è intervenuto a Radio 24, ospite della trasmissione “Tutti Convocati”.
Così Paolo Truzzu, primo cittadino di Cagliari sul momento vissuto dai rossoblù: “Cagliari in zona Champions? È una bellissima sensazione, in città c’è molto entusiasmo perché oltre ai risultati c’è anche un bel gioco. Ieri stavo lavorando, sennò sarei andato anche io in aeroporto. Centenario? Il presidente ha fatto una bella squadra, forse anche in quella prospettiva: il centrocampo del Cagliari ce l’hanno poche squadre in Italia, credo”.
Questione stadio: “Abbiamo una delibera che è all’attenzione del Consiglio comunale che sta facendo il suo iter. Abbiamo rivisto il progetto approvato dalla precedente amministrazione perché abbiamo ritenuto che fosse importante collegare lo stadio, quindi l’investimento che fa il privato e le risorse che dà il pubblico, per riqualificare il quartiere popolare e creare una connessione con il resto della città, per valorizzare un’area tra le più belle di Cagliari”.
Sul tema razzismo: “Non possiamo star dietro a ogni imbecille che popola uno stadio, a Cagliari come in altre curve. Anzi, cercherei di non dare alla vicenda più importanza di quella che merita: e lo dico da soggetto che ha visitato altri stadi per seguire il Cagliari in trasferta. Posso dire che in altri posti le offese contro la Sardegna non son state particolarmente tenere, ma è ovvio che il tifoso avversario cerca un qualcosa su cui sa di fare colpo, di colpire dove può generare fastidio o livore nel giocatore o nei tifosi. Al di là di questo, la mamma degli imbecilli è sempre incinta: non si può criminalizzare una tifoseria, una curva o uno stadio. Sul tenere fuori i responsabili di questi cori non posso che essere d’accordo”.
Sulla prossima gara contro la Fiorentina: “La prossima partita? Andrò a vederla, le uniche due che ho perso sono state le prime due e quella col Verona, le altre le ho vinte…non posso mancare, perché i miei vicini di postazione me la farebbero pagare cara (ride, ndr): con la Fiorentina speriamo di portare a casa il risultato”.