Il sindaco di Cagliari, nelle ore che precedono la riunione della Commissione Urbanistica, ha detto la sua su Facebook.
“Il problema non è se abbiamo stravolto o meno il progetto. Ma se l’abbiamo migliorato o meno. E lo capirebbe anche un bambino, semplicemente guardando le due immagini”. Inizia così il post di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, sulla pagina Facebook a lui intestata. Un intervento in risposta alle tante critiche ricevute nei giorni scorsi dall’opposizione, che lo aveva accusato di aver stravolto il precedente progetto presentato dall’amministrazione Zedda bis. “Da un lato, con l’amministrazione precedente, abbiamo uno stadio, un’area commerciale e un parcheggio…insomma il modello Carrefour. Dall’altro, con la nostra amministrazione, abbiamo uno stadio, un’area commerciale, una piazza, una galleria verde, la sistemazione del lungo canale in veste turistico-ricreativa con la possibilità di avere chioschi, ristoranti e mini strutture ricettive. Soprattutto: nuovi servizi pubblici per il quartiere Sant’Elia e la fine del suo isolamento, con la trasformazione di viale Ferrara in un viale alberato accessibile e attraversabile. Insomma, una riqualificazione urbanistica vera e propria”.
Poi il riferimento all’architetto Laura Peretti, che ha redatto il piano di quartiere relativo a Sant’Elia: “Un’ultima considerazione. Il nuovo progetto è perfettamente in linea con le indicazioni scaturite dalla conferenza di servizi, che l’architetto Peretti ha seguito brillantemente nell’elaborare questa proposta. E, per essere chiari, l’incarico alla Peretti non l’ho dato io ma la precedente amministrazione. E a me non interessa di chi sia amica, chi l’abbia scelta e cosa voti. Mi interessa che faccia un buon lavoro, che consenta di migliorare la nostra città, che faccia sì che l’investimento di un privato su un’area pubblica possa fungere da volano per lo sviluppo e la riqualificazione complessiva di un quartiere. E questo fa il nuovo progetto”.
Infine, la chiusa: “Oggi come in futuro, rispetto alla polemica pretestuosa, alla politica di piccolo cabotaggio, alla contrapposizione ideologica fine a se stessa, io scelgo e sceglierò sempre il bello e il giusto per la nostra città”.