Poco prima della conferenza stampa di presentazione della tappa algherese della manifestazione mondiale del World Triathlon Championship Series, abbiamo intervistato il presidente della Federazione Italiana Triathlon Riccardo Giubilei che ha parlato così in merito all’evento. Di seguito le sue dichiarazioni.
Qual è lo stato del movimento in Italia e in Sardegna?
“Il triathlon italiano ha stabilmente occupato da qualche anno il posto che merita all’interno del panorama sportivo nazionale e internazionale. Sta crescendo molto nelle gare internazionali che organizza, nelle gare nazionali, nei comitati regionali, specialmente quello della Sardegna particolarmente vivo e costruttivo per quanto riguarda le attività . Sta crescendo inoltre, con i tecnici, con gli atleti e con le società . Oggi siamo qui a celebrare la prima delle sette tappe più importanti del mondo della World Triathlon Championship Series, la prima ad Alghero, dove vedremo gareggiare le migliori federazioni e squadre del mondo in queste acque splendide che rappresentano al meglio la nostra Italia”.
La Sardegna è un territorio che si presta molto alla disciplina. Da cosa nasce l’idea di spostare l’evento dalla città di Cagliari a quella di Alghero?
“Ci sono una serie di convergenze, intanto la disponibilità ampia e grande del comune di Alghero, che ringrazio a partire dal Sindaco e gli assessori, i volontari che danno una mano nella realizzazione dell’evento, la Fondazione Alghero, la Regione Sardegna, ma soprattutto quel connubio che c’è fra sport di alto livello, turismo sportivo e la possibilità di garantire la promozione ai territori attraverso lo sport. Questo è quel circolo virtuoso che, se messo in atto, permette di portare come faremo noi, le immagini di questa terra bellissima in 35 paesi e nelle più importanti televisioni del mondo”.
Lei che gara si aspetta? Chi vede favoriti per la vittoria finale?
“Sono particolarmente scaramantico, perciò su questo aspetto non mi addentro mai. È una gara nuova nel percorso, nella location e nell’approccio. È una gara olimpica: ci saranno 1500 metri di nuoto, 40 km di bici e 10km di corsa a chiudere. È nuova per noi, come per tantissimi atleti che da dieci giorni ormai, sono qui per testare i dettagli, perciò siamo molto emozionati per capire che tipo di gara verrà fuori. Siamo un punto di riferimento a livello mondiale per l’organizzazione degli eventi internazionali, però è la prima volta ad Alghero, perciò per noi è molto importante”.
Quello attuale è già un anno chiave, ovvero il primo dopo le Olimpiadi per il quadriennio che porta a Los Angeles 2028. Quali sono le aspettative per questo importante appuntamento
“Quando si riapre un ciclo è sempre molto complicato mettere a regime tutto. Noi siamo partiti alla grande. Questo è il secondo appuntamento internazionale di grande livello che facciamo in Italia a cui faranno seguito quello di Taranto e poi quello di Roma. Da Alghero ci aspettiamo il segnale di una ripresa di un quadriennio che ci porta verso Los Angeles 2028 e che man mano assegnerà i punti per la qualificazione olimpica. Cosa che, per tante atlete e tanti atleti, per le loro famiglie, le loro federazioni e i tecnici, vale la vita”.
Giuseppe Meloni














