Rinunciare per poi riprovarci, cercando di strappare condizioni migliori rispetto a quelle inizialmente pattuite. Il gioco del mercato, domanda e offerta, dinamiche che riguardano anche Razvan Marin e il suo futuro. Il Cagliari da una parte, l’Empoli dall’altra, unica certezza il mancato riscatto da 7 milioni di euro dei toscani. Il futuro, però, potrebbe comunque essere ancora alla corte di Paolo Zanetti.
Accordi
L’Empoli non vuole rinunciare al classe ’96 romeno, il suo allenatore spinge perché si trovi la giusta via di mezzo per riportarlo in Toscana. Uno sconto alla stregua di quanto accaduto con Guglielmo Vicario nell’estate del 2022, una quadra da trovare che soddisfi anche la società rossoblù. Marin, dal canto suo, resta alla finestra in attesa del proprio destino, senza escludere la permanenza in Sardegna – il legame con gli ex compagni è rimasto – e senza forzare la mano per restare in azzurro. L’accordo di prestito con diritto di riscatto prevedeva un investimento da 7 milioni da parte del club del presidente Corsi, con una percentuale sulla futura rivendita del 20% in favore del Cagliari, ma solo se in caso di cessione superiore agli 8 milioni e non sul totale, ma sulla plusvalenza. Dettagli che andrebbero rivisti, senza dimenticare che i rossoblù dovranno girare il 15% dell’eventuale incasso – questa volta senza clausole – all’Ajax, come da accordi al momento del trasferimento nell’agosto del 2020.
L’Empoli, dal canto suo, cerca di strappare una valutazione da 5 milioni di euro che porterebbe comunque al Cagliari una plusvalenza. Il valore a bilancio di Marin è infatti di 3,4 milioni – ma destinato a decrescere causa a ammortamento con l’esercizio 2023-24, motivo per cui l’affare è al momento in stand-by ma pronto a velocizzarsi nei primi giorni di luglio. Permettendo ai rossoblù di aumentare il guadagno netto e di compensare così l’importo da girare all’Ajax dopo aver investito poco più di 6,5 milioni per strapparlo al club olandese tre estati fa.
Matteo Zizola