Caldo torrido e lavoro sul campo, Claudio Ranieri a dirigere e il diesse Nereo Bonato a muovere le pedine sul mercato del Cagliari. In entrata, con Augello unitosi al gruppo nel pomeriggio di ieri 18 luglio e Oristanio pronto a seguirlo a stretto giro, e in uscita, tra l’attesa di offerte ancora allo stato embrionale e l’addio di Barreca in direzione Sampdoria diventato ufficiale.
Difesa
Rosa lunga e la volontà di non aspettare troppo per gli ultimi innesti. L’idea di base quella di un 4-4-2 sul quale plasmare le mosse di mercato del prossimo futuro, non un obbligo ma un’indicazione di massima. Il principio resta quello della duttilità , perché Ranieri ha dimostrato più volte che sì il vestito tattico sarà quello definito in partenza, ma senza togliere dal tavolo la possibilità di cambiamenti tra partita e partita o a gara in corso. Lasciando da parte gli accorgimenti da apportare alla rosa, al momento il Cagliari ha una struttura definita e quasi completa almeno numericamente. Almeno due opzioni per ruolo, con qualche jolly utile per modificare il canovaccio a seconda delle situazioni. In porta le gerarchie sono state dichiarate apertamente, Radunovic numero uno e Scuffet come dodicesimo, pur se l’estremo difensore friulano è pronto a dare battaglia per guadagnare posizioni. Le corsie esterne della difesa a quattro appaiono pronte, l’innesto di Augello su quella mancina si aggiunge ai già presenti Azzi e Travaglini sullo stesso lato – l’ex Olbia andrà probabilmente a fare esperienza in prestito – e al duo Zappa e Di Pardo sulla fascia opposta. L’ex Sampdoria e il classe ’99 scuola Inter appaiono in vantaggio, ma la concorrenza resta aperta. Nella zona centrale della retroguardia Dossena e Obert sono al momento i due titolari, Altare la soluzione alternativa soprattutto per un’eventuale difesa a tre, Goldaniga e Capradossi in attesa di capire il proprio futuro con almeno uno dei due che saluterà la Sardegna nelle prossime settimane. Mossa logica e doverosa per far posto al nuovo innesto chiesto da Ranieri, in prima fila Palomino dell’Atalanta e a seguire Ferrari del Sassuolo, esperienza utile per dare manforte a un reparto giovane per la categoria e non solo a causa della carta d’identità .
Mediana
La novità del centrocampo a quattro, utilizzato anche in Serie B ma con adattamenti dei singoli resi obbligatori dalla costruzione della rosa, vedrà sulle corsie esterne da una parte Nández e dall’altra il nuovo arrivato Jankto. Le alternative rispondono ai nomi di Luvumbo e Oristanio, a maggior ragione qualora si utilizzasse il 4-2-3-1 con giocatori più offensivi sulle fasce. Il traffico in mezzo al campo – sette gli elementi attualmente a disposizione di Ranieri – è giustificato anche dal volere lasciare aperta la soluzione di una mediana a tre. Makoumbou e Sulemana appaiono in vantaggio come titolari nello schieramento a due, Deiola e Rog a seguire e infine Lella, Kourfalidis e Viola giocoforza in bilico alla voce permanenza. Il possibile arrivo di Prati dalla Spal darebbe a Sir Claudio un’ulteriore opzione con un giocatore con caratteristiche che mancano nella zona nevralgica e con la conseguenza della partenza di almeno due elementi tra quelli presenti. La possibilità di un passaggio all’occorrenza alla mediana a tre vedrebbe come ipotetiche soluzioni anche quelle di Nández e Jankto tra il gruppo in interni, aumentando di fatto il numero di concorrenti e togliendo ancora più spazio ai già citati Lella, Kourfalidis e Viola. Da non sottovalutare la possibile permanenza di Desogus, nonostante le probabilità non siano elevate. Ma il prodotto del vivaio rossoblù, l’anno scorso in prestito al Pescara, resta un’alternativa a oggi nella batteria degli esterni di centrocampo oltre che per l’attacco.
Frecce
Il reparto offensivo è quello che, anche guardando all’oggi, appre numericamente in difetto. Quindi non solo un discorso di qualità , ma anche di quantità . Le possibilità restano due, con il doppio attaccante come opzione favorita per distacco. Lapadula punto fermo, intorno a lui Pavoletti e Luvumbo al momento le uniche soluzioni come partner. Senza dimenticare, ovviamente, quella del singolo centravanti con un trequartista a supporto, alternativa tattica che fa entrare in gioco Mancosu, l’utilizzo di Oristanio in una pozione più centrale e, a oggi, anche Desogus. Con Pereiro con le valigie pronte, ma senza destinazione sul foglio di via, la società rossoblù con il diesse Bonato dovrà regalare a Ranieri almeno un ulteriore elemento per rimpolpare il reparto. O, guardando all’aspetto prettamente numerico, due nuovi inesti, uno che possa fare da spalla fisica a Lapadula e un altro che svolga il ruolo di alternativa al numero nove italo-peruviano. In questo senso il nome di Shomurodov resta tra i primi della lista, ma non il solo. Fredda la pista Gabbiadini, complicata quella Nzola, da valutare con attenzione dal punto di vista economico quella che porta a Okereke. Attenzione ai nomi dal mercato estero, con alcuni profili in corso di valutazione e rimasti per ora sottotraccia, ma che potrebbero diventare noti nel breve termine. Confermando la tendenza di una filosofia che guarda anche al decreto crescita come arma per contenere i costi alla voce monte ingaggi, oltre che dettaglio utile per attirare profili altrimenti complicati per richieste e costo.
Matteo Zizola














