Fabio Aru accumula un altro 1’17” di ritardo nella quarta tappa del Tour de France, la prima con arrivo in salita; sull’ascesa finale di Orcieres-Merlette il villacidrese è rimasto coi big fino a pochi chilometri dalla conclusione, ma ha perso contatto sul forcing della Jumbo-Visma che ha finalizzato il lavoro di squadra con la vittoria del proprio capitano Primoz Roglic.
La cronaca: Fuga iniziale di 6 corridori composta da Nils Politt e Krists Neilands (Israel Start-Up Nation), Mathieu Burgaudeau (Total Direct Energie), Alexis Vuillermoz (AG2R-La Mondiale), Tiesj Benoot (Sunweb) e Quentin Pacher (B&B Hotels-Vital Concept) controllata anche oggi dalla Deceunick-Quickstep. Il gruppetto si è frazionato col passare dei chilometri, Benoot cade in discesa poi è il lettone Neilands a tentare l’azione solitaria prima dell’ascesa finale. L’attaccante è stato ripreso dal plotone, poi le squadre più importanti si sono alternate in testa facendo un gran ritmo fino agli ultimi metri con il gruppetto che si è assotigliato e giocato la vittoria in volata: a vincere tra i 16 corridori accreditati con lo stesso tempo è stato lo sloveno Primoz Roglic sul connazionale Pogaçar e il francese Martin. Nella classifica generale rimane leader il francese Alaphilippe che comanda con 4″ sull’inglese Yates e 7″ sullo sloveno Roglic: il sardo della UAE Team Emirates rosicchia tre posizioni in graduatoria (ora è 38°), ma il suo ritardo è ormai di 3’41”. Un distacco che lascia presagire un diverso ruolo per il Cavaliere dei Quattro Mori che si dedicherà a qualche gioia personale in fuga e sarà a completa disposizione del capitano, il talentino del 1998 Tadej Pogaçar. Domani (mercoledì 2 settembre) nuova occasione per i velocisti del gruppo con la Gap-Privas di 183 km.
Matteo Porcu