“Partirò con calma” e così per ora è stato. Fabio Aru paga già 2’09” nella seconda tappa del Tour de France che ha visto il colpo doppio del francese Julian Alaphilippe che ha conquistato tappa e maglia. Nella seconda giornata a Nizza il villacidrese ha perso contatto dai migliori sull’ultima difficoltà di giornata il Col des Quatre Chemin affrontato ad alta velocità da gruppo, dopo aver scalato in precedenza due GPM di 1ª categoria e uno di 2ª.
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La fuga di giornata parte al km 0 con Sagan e Trentin stimolati dal traguardo volante posto dopo appena 15 km: l’azione iniziale ha caratterizzato la lunga giornata nell’entroterra della Costa Azzurra ed è stata controllata dal plotone principale tirato dalla UAE Team Emirates del leader Kristoff (che si staccherà poi sul Col de Turini come tutti i principali velocisti), dalla Jumbo-Visma e in ultima battuta dalla Education First. I fuggitivi sono stati ripresi in prossimità della penultima difficoltà di giornata il Col d’Eze dove è la Deceunick-Quickstep a fare il ritmo per Alaphilippe scremando il gruppo principale: la bagarre si è scatenata sul Col de Quatre Chemins dove è scattato proprio il francese che l’anno scorso ha creduto fino all’ultima settimana alla maglia gialla seguito dal giovane svizzero Hirschi (Sunweb) e successivamente da Yates (Michelton). Nella stessa salita ha perso contatto il Cavaliere dei Quattro Mori che è poi andato del suo passo al traguardo. I tre attaccanti hanno planato nella discesa che ha portato a Nizza e si sono giocati la vittoria in volata ristretta con Alaphilippe che ha preceduto l’elvetico e l’inglese; al quarto posto si è piazzato il campione olimpico Greg Van Avermaet. Fabio Aru è arrivato 42° con 2’09” di ritardo in un gruppetto di 5 elementi: per lui (43° nella generale a 2’24”) si apre quasi ufficialmente un nuovo scenario per le prossime giornate dove cercherà esclusivamente di cercare il successo in qualche tappa e mettersi al servizio dello sloveno Pogaçar, oggi ottavo sul traguardo.
Domani (lunedì 31 agosto) partenza ancora una volta da Nizza verso Sisteron (198’km) per una frazione mossa, ma che dovrebbe comunque favorire le ruote più veloci del gruppo.
Matteo Porcu