Ci ha provato, ma la gamba non è ancora quella giusta. È stato un combattivo Fabio Aru quello visto nella sesta tappa del Tour de France con arrivo sul Mont Aigoual e la scalata del Col de la Lusette. Proprio su quest’ultima ascesa il villacidrese ha provato a testare la gamba e magari rientrare in classifica, ma non è riuscito a prendere il largo sul gruppo che l’ha poi riassorbito. Per la prima volta in questa edizione è arrivata la fuga del mattino ed è stato Alexey Lutsenko (Astana) ad alzare le braccia al cielo.
La cronaca: Fuga iniziale composta da 8 corridori, fuori classifica ma tutti molto pericolosi: Nicolas Roche (Sunweb), Neilson Powless (EF), Edvald Boasson Hagen (NTT), Daniel Oss, Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Greg Van Avermaet (CCC), Jesus Herrada (Cofidis) e Alexey Lutsenko (Astana) sono stati controllati dal gruppo tirato dalla Michelton Scott della maglia gialla Yates, dalla Jumbo Visma e poi dalla INEOS-Grenadier. Il gruppetto degli attaccanti si è sfaldato negli ultimi 30 km e nel Col de la Lusette sono rimasti avanti in quattro, Lutsenko, Van Avermaet, Powless e Roche. Sullo stesso colle di 1ª categoria nel plotone ha preso comando la INEOS con un ritmo controllato favorendo la fuga e il sardo ha rotto gli indugi ed è scattato prendendo subito una quarantina di secondi di vantaggio: davanti ha preso il largo il kazako dell’Astana che è andato a prendersi la vittoria di tappa su Herrada e Van Avermaet. Aru non ha fatto la differenza ed è stato ripreso poco dopo il GPM del Col de la Lusette. Il gruppo è così andato con passo non incalzante fino al traguardo; il Cavaliere dei Quattro Mori ha tagliato il traguardo 37° con 3’01” di ritardo. La classifica generale vede sempre Yates in giallo con 3″ su Roglic e 7″ di Pogaçar, Aru è 29° a 3’45”. Domani (venerdì 4 settembre) nuova occasione per le ruote più veloci con la MIllau-Lavaur di 168 km, prima di affrontare i primi Pirenei de La Grande Boucle.
Matteo Porcu