Filippo Tortu, la stella dell’atletica italiana, parla al Corriere dello Sport all’alba della stagione 2019 che inizierà con i Mondiali di staffette in Giappone.
“A Pasqua e Pasquetta ho riposato per due giorni di fila, una rarità per me. Ne ho approfittato per stare in famiglia e seguire le celebrazioni dello Scudetto della mia Juve e il capolavoro di Fognini a Montecarlo”.
Così Filippo Tortu al Corriere dello Sport, all’alba di una stagione importante dopo il 2018 fatto del record italiano sui 100 metri con 9″99 (battuto un certo Pietro Mennea) e della delusione di Berlino. Ma per il brianzolo di origini sarde (galluresi, di Tempio Pausania) che rivendica sempre con grande orgoglio c’è da guardare al futuro. Innanzitutto ai Mondiali di staffette di Yokohama (11-12 maggio) e poi ai Mondiali di Doha (27 settembre-6 ottobre) dove correrà i 100 e i 200 metri.
Tortu parla molto di Juventus, la sua squadra del cuore, fresca di ennesima delusione in Champions League. “Non mi perdo una partita, sono soddisfatto per lo Scudetto, l’Ajax aveva già battuto Bayern e Real, non basta comprare un giocatore per vincere la Champions League. Un insegnamento per me? Lo sport non è matematica, non è facile confermarsi ma la Juventus che è al top da 8 anni è un esempio per tutti”.
Il papà-allenatore Salvino Tortu lo ha paragonato a Valentino Rossi per come cura il suo “motore”. “Tra di noi c’è grande empatia – dice Filippo – Mi piace l’accostamento perché vuol dire che ho messo a frutta i suoi insegnamenti, Valentino ha il doppio dei miei anni ma è ancora pieno di entusiasmo”.
Nessun dubbio sugli idoli. “Livio Berruti, lo ammiro e c’è un affetto speciale. Poi Giorgio Chiellini, che ho conosciuto”.
Tortu, reduce da due settimane a Tenerife per affinare gli allenamenti in palestra e in pista, conferma la voglia di “migliorare il personale tornando sotto i 10 secondi”, anche se “è difficile riuscirci già a inizio stagione”. E poi il ritorno sui 200 metri: “Non li corro da venti mesi (Mondiali di Londra, 20″62 ndr), sono ansioso di vedere come andrà al Golden Gala il 6 giugno, a Roma (dove per la prima volta sfiderà il connazionale Desalu ndr) ho un bel ricordo da quel 20″34 di due anni fa. Sui 200 non voglio fare previsioni, è ancora una distanza misteriosa per me”.