Un periodo denso di impegni, con all’orizzonte un Mondiale in cui voler essere a suo modo protagonista. Quello vissuto da Filippo Tortu è un momento chiave della propria stagione. Motivo per cui il velocista di origini isolane ha scelto Olbia per una settimana di allenamenti in cui ha provato a far andare testa e gambe alla stessa velocità, raccontata in una lunga intervista su La Nuova Sardegna. Di seguito un estratto.
Sul momento
“Curare le gambe è fondamentale, ma riuscire a lavorare con la testa leggera lo è altrettanto. È stata una settimana molto utile e produttiva. Ho lavorato nel migliore dei modi e con grande serenità grazie come sempre alla disponibilità dell’Atletica Olbia. Troppo caldo? No, le condizioni climatiche erano ottime, anche perché c’era sempre un po’ di vento che rinfrescava l’aria”.
Sull’allenamento in Gallura
“Mettere i piedi in acqua e fare un tuffo dopo l’allenamento è impagabile, ma è stato anche l’unica libertà che mi sono concesso. Zero vita notturna, nient’altro che casa e allenamenti. D’altronde è un periodo cruciale della stagione. Non si può certo sgarrare. Il vero lusso è stato lavorare in Gallura e respirare aria di casa. Questo ambiente mi fa bene a livello di testa, ed è il motivo per cui sono voluto venire: mi serviva un posto tranquillo dove so di stare bene”.
Sugli impegni
“Da qui ai Mondiali c’è ancora un mese. Sin qui, in questa stagione, ho fatto molta pista, almeno per i miei standard abituali: ho corso tre staffette, due volte i 100 e tre volte i 200, ma non è certo un problema. Ora ci sono altre due prove importanti: venerdì sarò a Grosseto con la 4×100 e poi correrò agli italiani a Molfetta. Farò i 200, ormai ci sto lavorando da tanto. Come procede l’evoluzione? In generale direi bene. Bene sull’ultimo rettilineo, un po’ peggio nell’uscita dalla curva, ci sono ancora aspetti in cui devo migliorare. Ormai mi sento un uomo da 200, di fatto già l’anno scorso lo ero e ora ho ovviamente più esperienza perché ci ho lavorato molto. Ho due obiettivi stagionali: qualificarmi per la finale mondiale e andare sotto i 20 secondi”.
La Redazione