Il velocista sardo, Filippo Tortu, ha parlato dalle colonne del quotidiano La Gazzetta Dello Sport in vista del primo raduno stagionale delle staffette. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Sul caso Jacobs
“Non ho un’opinione precisa. All’inizio sono rimasto molto, molto sorpreso. Adesso so solo quello che viene riportato dai media. Come tutti. Ciò che più mi premeva era riuscire a parlare con Marcell. Mi ha detto cose che mi hanno fatto tanto piacere. E poi lo ha anche ribadito pubblicamente. quello che pensano gli altri non mi interessa”.
Prospettive sul 4×100
“Si apre un nuovo quadriennio, comincia un nuovo percorso e siamo in tanti ad ambire a un posto nel gruppo. A Roma saremo in undici pur senza Jacobs, Ali e Simonelli: tutto verrà messo in discussione. E attenzione al diciassettenne Diego Nappi, sardo di Porto Torres, campione europeo under 18 dei 200. Emergerà al vertice in fretta”.
Sul lavoro svolto in questi mesi
“Ne ho approfittato per cambiare un po’ di cose in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati alla forza massima, che adesso curo insieme a Stefano Serranò. Non mi snaturo, le mie caratteristiche elastiche non vengono meno. Ma ora ho l’arma in più”.
Sulle delusione per le Olimpiadi di Parigi
“È come se fosse benzina sul fioco, se la dimenticassi dovrei smettere di fare atletica. E ancora di più continuo a non digerire l’argento europeo sui 200. Quei risultati mi danno ulteriore carica: punto ai 200, ma è facile che torni a frequentare anche i 100. Intanto non vedo l’ora cominci il raduno”.
La Redazione