La decisione del Coni sui destini di Campobasso e Teramo (qui la news) rafforza le speranze per la Torres per l’arrivo in Serie C. Nella giornata di domani, 19 luglio, la società sassarese presenterà la documentazione richiesta dalla Covisoc per un eventuale ripescaggio. Un traguardo, dopo la vittoria dei playoff nello scorso giugno, che potrebbe cambiare il futuro della squadra rossoblù. Stefano Udassi, presidente del club, mostra fiducia ma predica anche calma verso dei passaggi che potrebbero cambiare il peso della prossima stagione.
Presidente Udassi, il ricorso rigettato di Teramo e Campobasso potrebbe aprire le porte al ripescaggio in Serie C. Siete pronti?
“Noi in questo momento, per quello che ci contraddistingue, teniamo i piedi ben ancorati a terra. Domani consegneremo tutta la documentazione per il ripescaggio. Non c’è nessun tipo di ufficialità, oggi la Torres non è in Serie C. Vogliamo essere realisti: i ricorsi sono stati rigettati e noi, come da prassi, domani consegneremo quanto richiesto. La Covisoc prenderà visione della documentazione, noi siamo in una determinata posizione e c’è molta fiducia, questo è indubbio. Ma sinché non abbiamo l’ufficialità da parte della Figc nulla è detto“.
È stato un anno ricco di cambiamenti e di emozioni. Quali sono le sensazioni di fronte a questa opportunità?
“Il 15 luglio di un anno fa acquisimmo ufficialmente la Torres. In realtà è stato più di un anno intero di lavoro perché poi ci sono state le settimane lunghe e faticose di trattative. Ci eravamo posti l’obiettivo di restituire la Torres alla città e viceversa. Credo sia sotto gli occhi lo step che abbiamo fatto in questo lasso di tempo attraverso il lavoro di tutta la compagine societaria, a partire dalla proprietà Abinsula perché i veri artefici sono loro. Abbiamo fatto un percorso insieme entusiasmante, anche con momenti di difficoltà, ma con l’obiettivo di migliorarci sempre aiutati dalla fiducia che ci ha dato la città che ci ha inorgoglito. Un qualcosa che ci ha fatto capire la responsabilità che avevamo nel cercare di cullare un sogno che avevamo e che ora vorremmo far diventare realtà”.
Quali sono stati i passaggi principali per arrivare pronti alla formulazione della domanda di ripescaggio?
“Negli ultimi mesi, oltre al discorso sportivo, la società si stava muovendo su altri piani. In primis per mettere a norma lo stadio: dai seggiolini, passando per l’illuminazione, fino alla sala antidoping, la sala stampa e il terreno di gioco. Ultimo passaggio quello sul piano organizzativo da ssd a srl. Questo è stato il percorso, la nostra stella polare restano la città e la tifoseria alle quali noi vogliamo fare un grande regalo. Al di là di quello che possa accadere, quello di oggi è uno step molto importante e siamo veramente molto fiduciosi. Per questo mi preme veramente tanto ringraziare la società Abinsula perché ci mette nelle condizioni migliori per svolgere il nostro lavoro, ma anche quelle persone che si sono adoperate per noi h24: chi ha lavorato all’illuminazione, per la videosorveglianza, i magazzinieri. Tutte le persone che ruotano attorno alla famiglia della Torres. Voglio davvero ringraziarli con tutto il cuore. Voglia ed entusiasmo, insieme anche all’essere torresini nel cuore, ci hanno dato l’opportunità di arrivare sino a qui”.
Se dovesse concretizzarsi il salto di categoria quali saranno le implicazioni sul mercato?
“Ci piacciono tanto le sfide, lo abbiamo dimostrato anche nell’ultimo periodo. Faremo tutto sempre con grande umiltà, con poche parole e con molto lavoro. L’area tecnica e il mister hanno una serie di nomi con i quali ci sono stati anche dei contatti. È però un mercato ancora molto aperto, con tanti giocatori che potrebbero fare al caso della Torres. Anche nel mercato non ci dobbiamo far prendere dalla fretta, ci sono tanti giocatori svincolati e che andranno a svincolarsi: noi abbiamo uno zoccolo importante che bene ha fatto nell’ultima stagione, siamo consci che andrà rafforzato con giocatori di categoria, ma saremo pronti ad allestire una squadra che possa fare bella figura anche in un campionato di livello superiore”.
Matteo Cardia