Prima del via del nuovo campionato di Serie C è intervenuto nella sala stampa del Vanni Sanna il presidente della Torres, Stefano Udassi, per fare il punto sulla terza annata consecutiva in Lega Pro dei sassaresi.
Sensazioni sul nuovo campionato
“Ho buonissime sensazioni su questo gruppo che è cambiato poco. Sono arrivati dei giovani motivati che hanno voglia di emergere. E poi il mercato ancora non è chiuso, il direttore sportivo Andrea Colombino sta facendo un grande lavoro per completare la squadra in questi giorni. Da qui alla fine speriamo di raggiungere gli obiettivi del mercato che ci siamo prefissati. In quali reparti? In realtà uno per reparto, poi vedremo se troveremo un po’ la quadra giusta. Tenendo comunque presente il bilancio, non dobbiamo mai dimenticarci che dobbiamo sempre essere una società virtuosa. Abbiamo a cuore le aspettative dei tifosi ma anche attenzione alle casse. Ci sono tante aspettative su di noi? Bene, sono uno stimolo in più”.
Paragone con l’anno scorso
“Non deve essere un peso il paragone, lo sport ci insegna il valore delle sfide. E non voglio fare il filosofo. L’anno scorso abbiamo fatto un campionato straordinario e confermarsi sarebbe importante e darebbe la dimensione di una Torres che si è attestata tra le protagoniste assolute della Serie C”.
Ambizioni e mercato
“Come ha detto la proprietà, noi da tre anni siamo ambiziosi quando si parla di Torres. Abbiamo sempre i piedi per terra, parliamo poco e non facciamo proclami, ma con la forza del lavoro vogliamo essere ambiziosi. Questo è il segnale che abbiamo sempre dato alla squadra. Guardiamo al presente e a quello che abbiamo costruito. Poi c’è un progetto solido per il futuro e siamo pronti per qualsiasi cosa possa accadere di bello. Ora costruiamo il sogno un mattoncino per volta”.
Torres ora più ambita
“Sicuramente dopo la scorsa stagione la Torres ha un forte appeal anche sul mercato e questo ci ha aiutato. Ho notato molto interesse su di noi anche a livello nazionale. Tutti sanno che ora la Torres è una società solida e che ha tanta voglia di crescere. Questo è uno step importante”.
Difficoltà maggiori ora o quando avete preso la squadra in D?
“Credo sia stato più difficile il primo anno rispetto ad alzare ora l’asticella in C. Il primo torneo in D abbiamo trovato un campionato difficilissimo, in un torneo che è complesso vincere. Poi eravamo molto più inesperti e abbiamo commesso degli errori dai quali abbiamo imparato. Abbiamo sempre agito però per il bene della Torres. Anche il primo anno di Lega Pro è stato complesso perché è un mondo nuovo e che cambia tantissimo nel giro di poco tempo. Quell’annata molto sofferta ci ha dato la forza per poter crescere in modo rapido. Non dico che quest’anno sia facile ma abbiamo gettato le basi e abbiamo l’esperienza per fare bene”.
Su Murano
“Non parlo del mercato, ne parlerà il direttore sportivo a fine sessione di trattative. Io credo che ora sia il momento di rimanere coperti sugli obiettivi, tutti noi stiamo lavorando e ci sono delle trattative in corso. Questo posso dirvelo”.
Sulle tante cariche federali personali
“Credo che sia un segnale per il club e non solo a livello personale. La Lega ha fiducia, così come le istituzioni, nella società Torres. Poi chiaramente è un motivo d’orgoglio personale perché vuol dire che come dirigente mi sono fatto apprezzare”.
Roberto Pinna