Cambiare per provare a dare una scossa importante a una stagione iniziata malissimo e con una classifica che fa molta paura, oppure sbattere la testa e dare tutte le responsabilità ai giocatori per provare a dare ulteriore tempo al progetto pensato in estate? Questo il punto dopo il 2-0 subito in casa dal Forlì per la Torres. Un dubbio che guardando al campo non ci si dovrebbe nemmeno porre, dopo sei punti in 10 gare, cinque gol fatti e tredici subiti. Ma soprattutto la percezione evidente che questa formazione, meno qualitativa delle passate annate ma non da ultimissime posizioni, senza uno scossone forte non abbia la forza per reagire.
Riunioni
Le ore che hanno seguito la sconfitta contro i neopromossi del Forlì hanno visto la dirigenza rossoblù radunarsi quasi al completo nella pancia del Vanni Sanna per riflettere e parlare, anche con toni importanti, per provare a trovare una soluzione per rialzare la stagione. Chiaro che l’uomo in bilico sia l’allenatore Michele Pazienza che i risultati stanno condannando. Il tecnico è molto vicino all’addio con la società , non in tutte le sue figure ma in grossa parte, che questa mattina si è ritrovata presso il centro sportivo del Latte Dolce in via Leoncavallo per dialogare, ma anche e soprattutto per assistere alle partite del settore giovanile. Un voler ragionare sia a mente calda che a mente fredda che denota bene come sia sofferto il momento e come sarà sofferta la scelta finale che verrà presa nelle prossime ore.
E il filo rosso con il Latte Dolce resta a doppio nodo. Con il nome più chiacchierato tra i bar e le chat sassaresi che è quello di Michele Fini per il dopo Pazienza. Una voce che porta al tecnico attuale del Latte Dolce, impegnato nella trasferta contro l’Ischia in Serie D. Una scelta “interna”, considerando che Abinsula controlla entrambi i club e che potrebbe portare al ritorno in casa di Giacomo Demartis, fresco di separazione dall’Ossese e che potrebbe prendere il posto di Fini in caso di promozione. Voci appunto, di quelle che circolano subito dopo che la terra sotto i piedi si fa franabile, come successo a Pazienza e alla Torres dopo l’ennesima sconfitta di questo inizio di stagione. Certo la mossa Fini sarebbe un segnale netto, anche nell’ottica di investimenti apparenti. Perché togliere l’allenatore al Latte Dolce per portarlo in rossoblù significherebbe “rompere” a metà ottobre due progetti fatti partire in estate. E qualche domanda sulla bontà delle programmazioni una scelta così in automatico non potrebbe non portarla. E come detto c’è anche il discorso economico da considerare perché l’esonero di Pazienza porterebbe in caso di scelta di un allenatore da fuori di avere a libro paga tre tecnici nello stesso momento. Pazienza, Alfonso Greco e il nuovo mister. Proprio Greco potrebbe essere in qualche modo protagonista della scelta rossoblù. L’allenatore romano è stato chiamato da alcuni club nelle ultime settimane, su tutte il Livorno, e se dovesse accettare libererebbe il monte ingaggi rossoblù per la panchina. Quello che è sicuro è che la situazione è in divenire e una scelta forte va presa per il bene di questa Torres. Per ritrovare prima la serenità , poi i risultati e infine provare a fare ripartire un progetto che con Pazienza non è decollato ma che non può considerarsi da buttare dopo solo due mesi di stagione.
Roberto Pinna














