Risveglio dal doppio sapore in casa Torres dopo il pomeriggio stregato di ieri 7 dicembre vissuto al Vanni Sanna. Una squadra propositiva sin dalle prime battute che ha provato in tutti i modi a indirizzare dalla propria la gara sin dai minuti iniziali. Tante occasioni sprecate, solite disattenzioni pagate a caro prezzo e un Pineto che ha puntato sull’aspetto nervoso per uscire indenne dall’Acquedotto. Diversi aspetti positivi e altrettanti, i soliti, negativi a pesare sul groppone di una squadra che gara dopo gara sta dando l’impressione di crescere, senza però riuscire a raccogliere i frutti di quanto si sta provando a costruire.
Momento
Nella sfida contro il Pineto i passi in avanti fatti dalla Torres sono stati sotto gli occhi di tutti. Segnali di miglioramento che nel momento di crisi generale fanno trasparire fiducia. Perché i rossoblù visti contro gli abruzzesi non sembrano più una squadra in balia degli eventi come accaduto durante l’era Pazienza, ma un gruppo che sta provando a invertire la rotta per tirarsi fuori dalla burrasca. Lo dimostrano le diverse occasioni da gol create, date dalla capacità di creare pericoli in più modi: sia con la spinta e il sacrificio degli esterni, sia centralmente con le imbucate di chi sta a supporto della punta, ma anche dalle invenzioni di chi tesse le trame del gioco. Con la gestione del rischio nei momenti clou della gara e il poco cinismo in zona gol a fare da contraltare e rendere vano quanto prodotto. Perché se l’obiettivo di Greco prefissato dal giorno uno, ovvero quello di aumentare il dato delle occasioni create e puntare sulla legge dei grandi numeri per ritrovare il feeling con il gol è stato centrato, la paura e il peso di una classifica che vede i sardi all’ultimo posto, ha portato alla mancanza di lucidità sotto porta, come per le occasioni sciupate da Di Stefano e Musso, e alla frenesia nella gestione di alcuni palloni, come per Giorico in occasione del gol di Mastropietro o al pallone sanguinoso perso da Fabriani nel finale di gara che poteva costare caro ai rossoblù.
Singoli
Contro il Pineto si è vista una Torres diversa sia come collettivo che a livello di singoli. A partire da Musso, che ha giocato meno di sponda a vantaggio di un lavoro più orientato a riempire l’area e nel dare profondità alla squadra. Fattore che ha giovato in particolare a chi doveva fare da collante tra lui e il centrocampo, con Di Stefano che è stato l’uomo potenzialmente più pericoloso dei sassaresi soprattutto nella prima frazione. Passando infine per l’impatto di Lunghi a gara in corso, con il numero 20 andato a pochi centimetri dal vantaggio. Note positive, ma allo stesso tempo alcune su cui riflettere in vista dell’imminente sessione di mercato invernale. Tra tutti Starita: giocatore di indiscusso curriculum e indubbia qualità che però a Sassari, dopo la prestazione incoraggiante contro il Perugia, non è riuscito a svoltare del tutto, quindi dando continuità alle sue prestazioni e incidendo con più frequenza.
Cosa rimane
Rabbia e rammarico a parte, la sfida con il Pineto è sicuramente un passo in avanti importante, in primis in termini di prestazione. Perché la Torres ha mostrato una propria identità e un gioco migliore rispetto al passato, è riuscita a produrre di più trovando maggiori consapevolezze sotto questo aspetto. Fattore non banale se si pensa alle sfide contro il Carpi o il Ravenna. “Sono incazzato, perché non si può non vincere queste gara. Siamo vicini a quella scintilla che ci permetta di trovare una vittoria. Sono sicuro che una volta trovata riusciremo a fare un filotto di vittorie importanti”. Bastone, carota e dito puntato verso il futuro, così Greco in estrema sintesi ha analizzato il match con il Pineto. E come dargli torto perché la Torres ha dimostrato di essere viva. Con la testa pesante, considerato il momento e la classifica, ma presente. Un segnale non di poco conto in vista di un match di estrema importanza come quello di Gubbio. Sfida in cui i sassaresi, sotto l’albero più grande del mondo, dovranno essere bravi nel limitare al minimo gli errori e fare un altro passo in avanti per regalarsi quei tre punti che mancano da troppo tempo e consentirebbero di abbozzare il rilancio in stagione.














