Il capitano della Torres Gigi Scotto, dopo essere ritornato in campo nei minuti finali della sfida vinta per 0-1 contro l’Imolese, in occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno è intervenuto ai nostri microfoni per parlare del momento dei rossoblù.
Dopo dieci mesi di assenza sei finalmente ritornato in campo. Quando la lavagnetta luminosa si è alzata e hai fatto l’ingresso nel terreno di gioco che emozioni hai provato?
“Sinceramente in quell’istante le emozioni erano poche, ho realizzato dopo quello che stava accadendo. Ho ricevuto tanti attestati di stima al termine della gara. Mi sono reso conto solo a posteriori del tanto tempo che è passato, dieci mesi. Finalmente sono ritornato a fare quello che mi piace. È stato un periodo tosto, non ho mai visto la luce alla fine del tunnel. Solo nell’ultimo mese ho avuto la percezione di poterne venir fuori. Lavorando tanto giorno dopo giorno, spinto dalla voglia di non mollare mai e dall’aiuto di tutti, sono tornato in campo”.
In questo lungo periodo da infortunato hai vissuto la squadra dall’esterno, che idea ti sei fatto della tua Torres?
“Ho visto una squadra che se l’è sempre giocata con tutte. Nella prima parte di campionato abbiamo fatto bene, poi nel finale del girone di andata abbiamo avuto un piccolo calo. Ho visto una Torres interessante che in questo campionato ci sta alla grande. Ci sono mancati alcuni giocatori di qualità che ci hanno impedito di ricoprire posizioni migliori in classifica. Con l’impegno e la costanza possiamo toglierci delle soddisfazioni“.
C’è qualche rimpianto per come è andata questa prima parte di stagione?
“Parto dal presupposto che in stagione nessuno ci ha mai messo sotto. La partita dove abbiamo sofferto di più è stata quella con la Carrarese, che poi alla fine abbiamo vinto (0-1 ndr). Però, per questo stesso motivo, il rammarico c’è. Ora dobbiamo guardare in faccia alla realtà e bisogna lottare per ottenere la salvezza a tutti i costi”.
Davide Luppi e Sergiu Suciu sono arrivati per dare alla squadra un mix di esperienza e qualità, ora entrambi hanno cambiato società. Sono loro a esservi mancati durante questa prima parte di campionato?
“Conosco bene Davide, ho avuto modo di giocare con lui al Mantova. Lui a Sassari non è riuscito a esprimersi forse a causa di qualche problemino fisico. Sergiu lo stesso, non è riuscito a mettersi in mostra come avrebbe voluto, lo considero un calciatore di grande qualità. In stagione abbiamo avuto tanti infortuni, per esempio quello di Ruocco e quello di Sanat, dover rinunciare a due calciatori come loro ha pesato nell’economia di questa prima parte del campionato“.
Come è stato l’impatto con Sottili dal suo arrivo?
“Con mister Greco avevamo un bellissimo rapporto, secondo me è un allenatore validissimo che a Sassari ha fatto molto bene, si merita in futuro di avere tante soddisfazioni. Mister Sottili è arrivato con delle idee chiare, questo è un gruppo che ha voglia di lavorare e spirito di sacrificio. Ci stiamo trovando bene con lui“.
Stefano Scappini è un po’ come te, in campo vive per il gol. Ti rivedi in lui?
“Scappini è un animale d’area, dentro l’area lui è un maestro. Secondo me Stefano, nonostante non sia andato a segno in queste ultime partite, sta facendo un grandissimo lavoro per la squadra. È il classico esempio di giocatore che ti fa fare il salto di categoria in Serie C“.
Fuori casa state avendo un rendimento nettamente migliore rispetto a quello ottenuto al Vanni Sanna, come ti spieghi questa differenza?
“Spiegarlo è difficile anche perché molte prestazioni in casa non sono state brutte. In Serie C è difficile vedere calcio champagne, si bada più al sodo. La squadra in tante partite ha avuto un atteggiamento importante. Sicuramente si può raccogliere di più. Ora il nostro obiettivo è quello di cambiare trend al Vanni Sanna, dovrà essere il nostro fortino. Questa è la priorità”.
Con Diakite l’anno scorso avete fatto benissimo, in questa stagione dopo un avvio difficile, nelle ultime tre partite ha fatto tre gol. Quanto è importante per la squadra?
“Lui per noi è un giocatore importantissimo, al di là dei gol pesanti che ha fatto nelle ultime gare. Adama riesce a pulire qualsiasi palla sporca che gli viene data, questo ci permette di giocare bene. In questo momento sente la fiducia grazie ai gol. Noi come squadra e società lo abbiamo sempre stimato. Gli auguro di continuare così, sia per lui che anche per la Torres“.
Come vedi il percorso che sta facendo la Torres con il settore giovanile?
“Mi piace molto seguire i nostri giovani. Amo vedere il calcio dal vivo, non in televisione. La Torres ha un settore giovanile che può crescere molto, fare un campionato nazionale per i ragazzi è importante. Speriamo che possa servire per far sbocciare qualche talento sassarese“.
All’inizio questo è stato un campionato molto strano con una netta differenza tra playoff e playout, ora si è stabilizzato. La Reggiana è la squadra da battere?
“Non solo la Reggiana, ci sono anche il Cesena, la Virtus Entella, il Gubbio e il Siena. Queste ultime hanno fatto un mercato importantissimo, hanno delle rose fortissime. Mi aspettavo qualcosa in più dal Rimini che per me rimane una squadra fortissima. Questa è una Serie C difficile, molto più fisica della D, il livello tecnico ovviamente è molto alto. Ero convinto che i compagni rimasti a Sassari dallo scorso anno mi avrebbero dato tante soddisfazioni. Come ho sempre detto non ci sono giocatori di una categoria o di un’altra. La qualità è quella che fa la differenza e in tanti, tra quelli della “vecchia guarda”, si stanno esaltando in questa Serie C“.
Tra le varie squadre che avete affrontato quest’anno c’è un giocatore che porteresti con te alla Torres?
“Ora non mi viene in mente un nome particolare, ci sono tanti giocatori forti che godono della mia stima, però io mi tengo la mia squadra. Secondo me ci divertiremo in questa seconda parte di stagione“.
Dopo un anno e mezzo dall’ingresso della nuova proprietà, quale sarà il prossimo step che la Torres dovrà fare nel breve periodo
“È stato un anno e mezzo molto positivo, la dirigenza in pochissimo tempo ha creato una squadra valida per la Serie D. Lo scorso anno il Giugliano era più solido rispetto a noi, aveva il vantaggio di essere un gruppo che si conosceva da tempo. Noi però siamo stati bravi ad amalgamarci durante la stagione, arrivando in finale di Coppa Italia e vincendo i playoff. La società è stata ancora più brava a riuscire a ottenere il ripescaggio. Sassari aveva la necessità di stare in questa categoria. Il professionismo è la dimensione in cui deve stare la Torres. Questo è un progetto bello che la città apprezza, è la testimonianza che ogni tanto il cassetto dei sogni vada aperto“.
Il 4-3-1-2 di Sottili ha rispolverato in maniera importante Lisai. Tu invece come potresti trovarti in questo modulo?
“L’ho fatto tantissime volte, anche l’anno scorso abbiamo giocato con questo modulo. Il trequartista, per il modo in cui gioca Sottili, si può utilizzare in svariati modi. Io sono a disposizione per dare il massimo, farò di tutto per mettere in difficoltà il mister a suon di prestazioni“.
Prossimo avversario la Recanatese, che partita ti aspetti?
“Non voglio fare pronostici, la Recanatese è una squadra forte e lo sta dimostrando. Sabato sarà una partita difficilissima, come tutte del resto. Contro l’Imolese siamo stati veramente bravi e abbiamo fatto bene. Da ora in poi ogni gara sarà una battaglia, non solo per noi ma anche per chi ci affronterà”.
La Redazione