Dopo la vittoria contro l’Alessandria per 1-0, nel turno numero 28° del girone B della Serie C, il portiere della Torres Alessio Salvato, in vista del derby contro l’Olbia in programma domenica 26 febbraio alle ore 14.30 al Bruno Nespoli, è intervenuto come ospite della nuova puntata della rubrica Serie C…entotrentuno. Di seguite le parole del numero 22 sassarese.
Nell’ultimo turno, dopo tantissimo tempo, siete tornati alla vittoria di fronte al vostro pubblico. Dopo le critiche dovute all’errore contro il Siena, contro l’Alessandria ti sei riscattato
“Siamo contentissimi per essere tornati alla vittoria di fronte al nostro pubblico. Veniamo da dei risultati in cui abbiamo ricavato meno rispetto a quanto abbiamo meritato. Contro l’Alessandria, nonostante la prestazione non sia stata sul livello delle precedenti, siamo riusciti a ottenere una vittoria importante. La società e la squadra mi sono stati vicino dopo l’errore di Siena, se mi sono ripreso così bene è per buona parte merito loro“.
Olbia e Torres in campionato hanno dei punti in meno dovuti a dei dettagli, soprattutto nei minuti finali. A voi è capitato per tante partite di fila, come si affronta dentro lo spogliatoio questa situazione?
“A noi è successo diverse volte, all’inizio abbiamo pensato che fosse legato solo alla sfortuna, poi riflettendoci a freddo, ci siamo accorti che queste disattenzioni derivano da dei dettagli. Per fare un esempio questi errori si possono evitare con furbizia, magari gestendo maggiormente il pallone nel finale. Noi siamo una squadra intelligente, sono sicuro che questa situazione cambierà“.
La società dopo essere stata ripescata in Serie C ti ha dato fiducia affidandoti il ruolo di primo portiere. Quanto è importante?
“Devo ringraziare il direttore Colombino che da Monterosi mi ha portato a Sassari. Dopo aver ottenuto la promozione in C lui e la società mi hanno dato fiducia. Questo non è scontato. Io ho giocato per tanto tempo a Sassari, mi sono trovato sempre bene e mi sento a casa. La Torres, come me, aveva la voglia di fare il salto di qualità, questo è un fattore importante“.
Cosa ruberesti all’Olbia?
“Io stimo tantissimo Ragatzu, però anche noi abbiamo giocatori forti. Non ruberei nessuno, mi fido ciecamente dei miei compagni“.
Per un giovane c’è così tanta differenza tra giocare in Serie C e in Serie D?
“Nonostante io abbia esordito a 16 anni in Serie D, il cambio di categoria lo avverti. Trovi tutti i giocatori pronti. In Serie D non sempre accade questo anche a causa dell’obbligo di inserire tra i titolari gli under. In Serie C non ci sono le classiche squadre materasso, ci sono giocatori importanti e avversarie che sono ben organizzate. Ogni partita rappresenta un pericolo“.
Hai un rito particolare che fai prima della gara?
“La mattina quando mi sveglio faccio sempre le solite cose, mangio con la squadra e poi vado a giocare. Non ho un rito specifico, però devo ammettere che sono scaramantico“.
C’è un avversario che ti ha stupito particolarmente?
“Il nostro girone è pieno di giocatori fortissimi, più di tutti però mi ha impressionato Lanini. Quando lo affrontammo entrò a 20′ dalla fine e fece due assist clamorosi. Un calciatore di grande qualità“.
Hai un derby particolare che ti è rimasto nel cuore?
Quello più importante è sicuramente durante la finale del Torneo Beppe Viola, con il Ladispoli abbiamo sfidato l’Ostia Mare, un derby sentitissimo. Purtroppo abbiamo perso ma è stato super emozionante” giocarlo
Qual è il tuo idolo?
“Il mio idolo è sempre stato Buffon, a parer mio non è esistito un portiere più forte di lui”.
La Redazione
