L’attaccante della Torres, Francesco Ruocco, autore del gol decisivo che ha consentito ai rossoblù di battere per 1-0 l’Ancona al Vanni Sanna nell’ultimo turno del girone B di Lega Pro, ha parlato ai nostri microfoni all’interno di Serie C…entotrentuno, la nostra rubrica di approfondimento settimanale dedicata alla terza serie. Queste le sue dichiarazioni.
Ritorno alla vittoria
“Quant’era importante tornare alla vittoria dopo le sconfitte contro Entella e Juve Next Gen tra campionato e Coppa Italia? Era fondamentale soprattutto mentalmente perché vincere ti tiene il morale alto. Dopo due sconfitte, perché anche quella in Coppa Italia conta, siamo stati bravi a stare sul pezzo. Abbiamo incontrato una buona squadra perché l’Ancona era molto brava nelle ripartenze e aveva buoni singoli. Alla fine sono riuscito anche a fare gol e quindi meglio ancora”.
Da scommessa a leader
“L’evoluzione da giovane di belle speranze a leader? Inizialmente ero una scommessa. Però devo ammettere che mi sento molto cresciuto anche grazie ai miei compagni, allo staff. Loro mi hanno aiutato tantissimo. Ora mi sento molto migliorato anche sotto questo aspetto. Ho 22 anni, magari molti non si aspettano che io possa fare certe cose in campo. Sento di essere uno che parla in campo, se devo dire una cosa la dico con rispetto e spero di continuare così”.
Sassari e la Torres
“La prima cosa che mi ha colpito di Sassari e se mi aspettavo di rimanere così a lungo alla Torres? Sinceramente mi ha colpito proprio l’ambiente e il calore dei tifosi. La mia lunga militanza in rossoblù? Non sapevo se fossi rimasto così tanto a lungo qua alla Torres. Sto bene e quindi mi fa molto piacere rimanere qua”.
Ruolo
“In quale ruolo mi trovo meglio tra prima punta, seconda punta o trequartista? Mi trovo molto bene trequartista perché ho più libertà di muovermi ed esprimermi”.
Scotto e Diakite
“Cosa ho rubato in questi anni a Scotto e Diakite e se Fischnaller quest’anno mi sta dando degli insegnamenti vista la sua esperienza? Loro (Scotto e Diakite n.d.r.) mi hanno aiutato tantissimo già da quando ero in Serie D. Inizialmente ho avuto poco spazio e loro non me l’hanno fatto pesare perché comunque non è facile per un giovane scendere in Serie D e non giocare. All’inizio è stata dura. Però loro mi hanno sempre aiutato e questo mi ha fatto crescere tantissimo”.
Partenza sprint e primato
“Se mi aspettavo una partenza così da parte della Torres nel girone B di Lega Pro? Percepivo un’aria diversa rispetto all’anno scorso ma una partenza così forte sinceramente non me l’aspettavo. Cercheremo di continuare così”.
Cesena
“Se guardo le gare del Cesena e quale squadra vedo bene come contendente per le prime posizioni insieme alla Torres? Le partite non le guardo così come anche la classifica anche perché adesso è inutile guardarle adesso. Per me la squadra più attrezzata per vincere il campionato è il Cesena, visti i risultati”.
La parentesi Brescia
“Rimpianto per com’era andata a Brescia? Da quando ho iniziato a fare questo sport, ho sempre detto che sarei andato a mille in ogni allenamento e in ogni partita per non aver rimpianti. A dieci anni mi sono trasferito per la prima volta al Brescia e lì ho fatto tutte le giovanili fino ad arrivare in Primavera. La prima volta sono stato mandato due anni a fare scuola calcio, poi sono tornato al Brescia Primavera e poi, dopo due anni, sono andato in prestito alla Giana Erminio. Poi dovevano decidere se farmi il contratto (pro) oppure no e mi hanno svincolato. Ovviamente un ragazzo ci rimane male, è inutile negarlo. Ho avuto quindi la proposta della Torres e ho detto ‘perché no’. È stata una rinascita per me”.
Fattore leggerezza
“Se la leggerezza può essere un’arma di questa Torres rispetto a big come per esempio il Cesena o il Perugia? Secondo me sì. Entrare in campo con spensieratezza e leggerezza, ma non troppo, potrebbe essere un’arma a nostro favore”.
Fuori dal campo
“Ho trovato l’amore qui e sono molto contento. Lei sa che questo è il mio lavoro. Io spero di rimanere qui a lungo e arrivare a dei bei traguardi. Ma nella vita e nel calcio non si sa mai. Lei penso che mi seguirà”.
Attacco
“Se c’è qualche attaccante affrontato in carriera che mi sarebbe piaciuto avere come compagno? Sinceramente non mi viene in mente nessuno. Mi vanno bene Scotto, Diakite, Fischnaller e Menabò”.
Best goal in maglia Torres
“Un gol preferito da quando vesto la maglia della Torres? Quello al volo l’anno scorso in casa contro il San Donato Tavarnelle. Sono riuscito a recuperare il video tramite un tifoso che stava riprendendo proprio quel momento della partita”.
Gli infortuni
“La partenza come una delle promesse del girone B di Lega Pro e poi il momento in cui si è spenta la luce per gli infortuni? È stato un momento difficilissimo. Poi mi sono anche fatto male di nuovo. È stata una piccola serie di infortuni che mi hanno tenuto fuori tanto tempo. È difficile da gestire più mentalmente che fisicamente però è il passato e ora voglio pensare al presente, mantenendo i piedi per terra e dando il massimo per la squadra e la società”.
Futuro
“Il sogno del Ruocco giocatore? Sembra scontato ma giocare in Serie A e magari fare anche gol. Squadra per cui tifo? Tifo da sempre il Napoli. Il sogno perfetto sarebbe giocare a Napoli”.
Mazzarri
“Il ritorno di Mazzarri al Napoli? Sono abbastanza contento. Spero dia una scossa positiva”.
Sfida a distanza
“Se giocare la prossima giornata già sapendo cos’ha fatto il Cesena può essere un vantaggio? Non so se sia una cosa favorevole o meno. Non vogliamo pensare alle altre squadre ma vogliamo concentrarci su noi stessi. Affronteremo la Vis Pesaro come abbiamo sempre fatto e cercheremo di vincere la partita”.
Goglino
“Goglino? Ci ho parlato appena è arrivato. Gli ho raccontato del mio passato, quando in D non trovavo spazio. Bisogna avere pazienza e sfruttare l’occasione che ti viene data, sfruttandola al meglio”.
Il calore del tifo sassarese
“La sassaresità e il calore dei tifosi in città? È molto simile a quello di Napoli. Anche i tifosi, quando li incontri in giro, ti chiedono una foto e ti fanno sentire il loro calore e il loro entusiasmo. A me questo ha colpito in particolare della città di Sassari e dei sassaresi”.
Greco
“L’esultanza di mister Greco contro l’Ancona? Io sinceramente non l’ho vista. Però anche lui ha delle emozioni e dei sentimenti, quindi magari in quel momento se la sentiva. Lui mi ha dato dei consigli, anche tre anni fa quando eravamo in D. È abbastanza silenzioso e insegna più con i fatti piuttosto che con le parole. Abbiamo un bel rapporto”.
La Redazione