Prime chiacchierate, riscaldamento, esercizi aerobici e subito parola al campo con delle partitelle. È l’estrema sintesi del primo allenamento della Torres agli ordini del nuovo tecnico Stefano Sottili. Carattere deciso e idee chiare, queste le prime indicazioni di quello che sarà il corso 2023 della squadra rossoblù.
Il mister
Subito vicino alla squadra per seguire l’allenamento del suo nuovo gruppo fin dalle prime battute. Attento ai particolari e pronto a chiedere attenzione e massima applicazione in ogni fase della seduta. Già dagli esercizi aerobici Sottili ha fatto capire alla squadra, e ai presenti sugli spalti, quale sarà il mantra del suo nuovo corso sulla panchina rossoblù. Un allenatore senza peli sulla lingua, attento a ogni minimo dettaglio sia sotto l’aspetto tecnico che quello umano. Un occhio di riguardo anche per i giocatori che hanno lavorato in differenziato (Heinz, Campagna e Scotto) tenuti sempre sotto controllo con l’obiettivo di non farli sentire fuori dal gruppo. Una cura dei rapporti e delle dinamiche dello spogliatoio sottolineata dal fatto che il primo giocatore con cui il tecnico toscano ha voluto parlare è stato proprio capitan Scotto. Dopo la parte atletica è stato il momento di guidare la squadra durante le partitelle. In questa fase della seduta l’attenzione di mister Sottili è ricaduta non solo sull’aspetto tattico ma soprattutto sull’intensità con cui i giocatori hanno affrontato la seduta. Tre tempi da sette minuti, in ognuno dei quali ha chiesto ritmo e pochi fronzoli.
Allenamento
Nelle mini partite a tema si sono viste già le prime indicazioni tattiche che l’allenatore toscano applicherà in vista delle prossime sfide. Due squadre con moduli differenti per ogni sfida a campo ridotto in cui si è vista, come costante, la scelta della difesa a 4. Ci sono state varie prove e combinazioni soprattutto a centrocampo e in attacco, si è partiti dal 4-2-3-1 con Luppi a supporto del riferimento centrale Scappini, per poi virare sul 4-3-1-2 con Lisai ad agire da trequartista dietro Ruocco e Diakitè. Tra i vari schemi provati dal tecnico toscano c’è stato anche il 4-4-2 con Luppi e Scappini utilizzati come riferimento avanzato. In conclusione si è rivisto in gruppo anche il capitano Gigi Scotto che, dopo un’ora di lavoro personalizzato, è stato buttato nella mischia.
Andrea Olmeo
