Al termine della sfida pareggiata per 1-1 contro la Ternana il tecnico della Torres Michele Pazienza è intervenuto in sala stampa per commentare la prestazione fornita dai suoi giocatori. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Nel primo tempo la mia squadra ha lavorato bene sulle seconde palle. Di fronte avevamo una squadra quadrata ed equilibrata con giocatori di esperienza e di categoria. Si sono viste cose interessanti nella prima parte, poi nella ripresa c’è stata la loro reazione. Anche se il rammarico che mi rimane è che purtroppo ricadiamo nelle solite situazioni, che semplificato vuol dire subire gol su calcio piazzato. Ma il lavoro va fatto prima, nell’evitare che capitino queste situazione. Poi è vero che si prende gol su palla inattiva, però in area ci sono i duelli e questi si perdono e si vincono. Chiaro che poi non si deve lavorare per non concedere un calcio d’angolo, però determinate situazioni, in particolare quelle di oggi, si potevano evitare. Questo dispiace per la squadra perché ha dato tutto, erano stremati. Questo porta rabbia e frustrazione”.
Prestazione
“La condizione fisica vale per noi, come per gli avversari. Il fatto che la nostra squadra per esprimersi al meglio ha necessità di tenere ritmi alti, giocare al caldo ci penalizza. Giocare con questo caldo a Sassari a settembre, con questa temperatura ci penalizza. Quando i ritmi si abbassano, come è giusto che sia, abbassiamo il baricentro e soffriamo. Formazione iniziale? Ho una rosa ampia e questo mi permette di scegliere e svariare, mi auguro quanto prima di recuperare i giocatori che sono fuori per infortunio per riuscire ad alzare il livello e la qualità degli allenamenti, così da crescere a livello individuale e di squadra”.
Finalizzazione
“Non dimentichiamoci che siamo in Serie C e i giocatori ad oggi se giocano in questa categoria sono da C che a oggi hanno le potenzialità per ambire a categorie più ampie. In questa categoria non si vedono tre occasioni e tre gol. Chi guarda e dà dei giudizi, deve avere la consapevolezza di giudicarci per la categoria in cui siamo. Ma allo stesso tempo noi dobbiamo avere l’umiltà di capire dove siamo”.
Crescita
“Questa partita dimostra una fase di crescita, sia rispetto al match fuori casa contro il Bra sia contro quella casalinga contro la Pianese. Abbiamo dimostrato di aver cambiato rotta, i 90 minuti di oggi mi fanno dire con estrema sincerità che siamo in crescita. Ancora è abbastanza? Forse no, ma siamo sulla strada giusta”.
Su Musso
“Su Musso c’era un fallo sistematico, ma questo è un aspetto che non posso modificare. Perché il suo lavoro implica anche una reazione da parte degli avversari, è un qualcosa su cui non posso intervenire o modificare. Così come io alleno la mia squadra, ci sarà qualcuno all’interno della sezione arbitrale ci sarà qualcuno che li allenerà a valutare meglio questa situazione per preservare anche lo spettacolo delle gare”.
Su Musso e Diakite
“Musso e Diakite si sono mossi bene, la tenuta di Adama sapevamo non potesse essere lunghissima e nella ripresa è calato come è normale che sia. Per il lavoro che hanno svolto giocando per la prima volta insieme mi ritengo soddisfatto. Lunghi sta avendo una crescita continua, soprattutto nelle ultime due gare. Per caratteristiche è l’unico che ho in rosa che riesce a strappare e cambiare passo, che mi garantisce imprevedibilità . Deve migliorare nella rifinitura, nell’ultimo passaggio. Questo però lo si trova quando raggiunge l’apice della sua maturità . È un giocatore importante che ha delle potenzialità per poter arrivare in categorie superiori, per far sì che questo accada molto dipenderà da lui. Deve capire quando forzare la giocata, quando è il momento di capire se mantenere il possesso della palla o quando darla. Per crescere su questo aspetto serve però fare esperienza”.
Andrea Olmeo
