Alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Pontedera, l’allenatore della Torres Michele Pazienza è intervenuto in sala stampa per presentare la sfida che affronteranno i suoi giocatori. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Affronteremo una squadra giovane che anche negli interpreti ha delle qualità interessanti. Giovani che provengono da settori giovanili di club importanti. Sarà una squadra con gamba, che occupa bene il campo. Non mi aspetto un Pontedera all’arrembaggio, ci saranno due linee da quattro dietro da dover superare e fronteggiare nella maniera giusta con intelligenza ed equilibrio”.
Calore
“Sin dalla partita di Coppa Italia che dalla presentazione dell’altra sera ci sono stati segnali molto positivi, c’è stata una carica importante di entusiasmo che mi aspettavo sinceramente. Mi hanno sempre parlato molto bene della piazza e di come si vive a Sassari il calcio. Poi quando rivivi ciò che ti hanno presentato è sempre molto più bello ed emozionante. Io vivo di questo, voglio crescere io personalmente ma voglio vedere anche la squadra che cresce insieme a me”.
Su Di Stefano
“Di Stefano non ha ancora recuperato, credo che rientrerà in gruppo dalla prossima settimana. Dovrebbero essere tutti a disposizione tranne quei giocatori che al momento sono fuori dal progetto. Per il resto abbiamo recuperato quasi tutti”.
Sull’attacco
“È antipatico parlare dei singoli reparti, specie quando si parla di crescita e di quanto fatto in queste settimane. Questo è il reparto dove siamo intervenuti di più nel sostituire gli interpreti. Abbiamo palesemente ringiovanito, però gli innesti sono stati fatti in maniera mirata che possano crescere grazie ai giocatori di esperienza. Diakite può aiutare i giovani a crescere, lo stesso Musso che è appena arrivato in questo senso può aiutare. Per il resto ci pensano i vari Idda, Antonelli e Mastinu, che sono il punto di riferimento per il gruppo”
Su Zambataro
“Zambataro rispetto a Liviero, ha una situazione diversa. Lui era un giocatore che rientrava nei nostri progetti e nei nostri piani. In questa fase di mercato è stato coinvolto in una trattativa per cui ha chiesto la possibilità di non allenarsi per mandare avanti questa trattativa. Per questo lui al momento è fuori dal progetto. Però nel calcio sappiamo come funziona. Finché il mercato non è chiuso verrà mantenuta questa idea, poi vediamo cosa potrà accadere. Si cambierà idea oppure si andrà avanti su questa linea. Molto dipende dalle dinamiche del mercato. Essendo Zambataro un quinto di centrocampo a oggi le caselle sono a posto. Ci sono due giocatori per ogni ruolo e nel mercato bisogna essere vigili e attenti. Se ci sarà l’occasione di alzare il tasso tecnico e qualitativo la società coglierà la possibilità”.
Sul livello del campionato
“Mi verrebbe da rispondere come si fa con gli amici al bar di fronte a una birra. Dipende da chi ha speso di più, ora le fasce si fanno principalmente così. Poi c’è il rettangolo verde come si inizia a giocare a dettare quella che sarà la linea del campionato. A noi questo deve interessare relativamente, abbiamo un percorso diverso dagli altri anni. Ma non parlo di obiettivi di classifica, ma quanto più di un percorso di crescita che miri a dare valore al nostro club e alla nostra piazza. La mia squadra dovrà lottare dal primo all’ultimo minuto. Deve dare soddisfazione alla gente che ci segue, perché le trasferte sono lunghe e difficili da affrontare e questo è un motivo in più per onorare chi decide di fare sacrifici per seguirci”.
Pressing
“Contro il Livorno abbiamo scelto di pressare così alto, il pressing è nato dalle palle inattive e cercare di tenere il più possibile lontani dalla nostra porta. Chiaro che questo non può essere un concetto unico da portare per 90 minuti, ma sicuramente il match è fatto di momenti e questi vanno capiti e sfruttati”.
Andrea Olmeo














