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Torres, Pazienza: “Importante vincerla, ora cresciamo di testa e gambe”

Michele Pazienza in conferenza stampa
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Al termine della sfida vinta per 1-0 contro il Pontedera, l’allenatore della Torres Michele Pazienza è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione fornita dai suoi giocatori all’esordio nel girone B della Serie C. Di seguito le sue parole.

Sulla gara

“Credo che esserci abbassati nella ripresa sia dovuto sia alla condizione fisica che mentale. La squadra è giovane, così come gli avversari, quando si è in casa e si deve vincere l’esperienza ti porta a correggere questa reazione che abbiamo avuto. Dobbiamo lavorare su questo per aumentare le consapevolezze e l’autostima per gestire meglio. Abbiamo fatto un primo tempo egregio, nella ripresa salvo oltre il risultato anche la voglia e la disponibilità di soffrire. Abbiamo concesso campo, ma solo un’occasione al Pontedera. Una squadra come la nostra deve anche saper soffrire”.

Sostituzione

“Anche i cambi che abbiamo fatto dopo 10 o 15 minuti non ci hanno portato dei vantaggi sperati. Ho inserito nel finale Diakite perché Musso iniziava a non averne più e faticava nel farci salire. È chiaro che da chi subentra serve qualcosa in più e in questo serve lavorare nella preparazione alla partita”.

Sull’FVS

“È una novità anche per me, è un qualcosa a cui ci dobbiamo adattare e adeguare in maniera rapida e veloce. Oggi ci sono state due chiamate annullate entrambe. Fatto con coscienza, nella maniera giusta e con regolarità, può essere un vantaggio”.

Su Lunghi

“Ha delle potenzialità importanti sotto l’aspetto fisico e tecnico, chiaro che deve fare uno step mentale. Così come altri in rosa. Oggi si è intestardito nella ripresa nel cercare soluzioni individuali. Nel primo tempo ha creato trame importanti, tra cui anche il cross che ha portato alla rete di Zecca. Deve fare uno step mentale e fa parte del suo percorso di crescita”.

Stanchezza

“Sono stanco e immagino quanto hanno faticato i ragazzi, oggi c’era molto caldo in più c’era lo stress mentale del debutto e avevo la necessità di stare con loro dandogli più indicazioni possibile”.

Correzioni

“Avrei voluto vedere una gestione migliore del secondo tempo, sotto l’aspetto fisico era fisiologico avere un calo. Me lo aspettavo nei 20 minuti finali, ma è arrivato troppo presto. Questo non va bene”.

Cambi

“Quando ci sono i giocatori che subentrano ricevono delle mansioni e delle indicazioni, su come effettuare delle uscite sugli avversari e come trovare gli spazi. Questo adattamento serve farlo in maniera rapida e veloce”.

Su Starita

“Lui è un giocatore che per caratteristiche rientra nel novero dei giocatori che possono far parte della squadra che vorremmo costruire”.

Andrea Olmeo

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