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Torres-Olbia, la Questura emette 37 Daspo contro la tifoseria olbiese

Una parata di Filippo Rinaldi in Olbia-Cesena | Foto Sandro Giordano
Una parata di Filippo Rinaldi in Olbia-Cesena | Foto Sandro Giordano
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La Questura di Sassari risponde in maniera ferma ai disordini scoppiati nel giorno del derby di Coppa Italia tra Torres e Olbia dello scorso 4 ottobre. Sono trentasette i Daspo emessi dalla Questura nei confronti dei tifosi che, si legge nel comunicato emesso, sarebbero riconducibili a una frangia del tifo organizzato del club gallurese.

Pugno duro

Per ventisei tifosi sarà impossibile partecipare a manifestazioni sportive per un periodo che a seconda dei casi varierà dai tre ai cinque anni. Per undici, invece, il divieto si estenderà per i prossimi 8 anni, con obbligo di comparizione in caserma durante le partite dell’Olbia sia in casa che in trasferta per i primi sei anni. “Sono state accertate condotte di partecipazione attiva ad episodi di violenza, minaccia ed intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica e cagionare il turbamento dell’ordine pubblico” si legge nella nota emessa dalla Questura di Sassari. Condotte che fanno riferimento alle problematiche partite dall’assenza di comunicazione dei propri spostamenti dei tifosi olbiesi, poi seguite dal lancio di alcune bombe carta e dall’accensione dei fumogeni nei pressi di un distributore di benzina e, infine, quelle nate durante il corteo che ha visto i supporter olbiesi andare verso il Vanni Sanna, luogo in cui le forze dell’ordine sono intervenute sequestrando diverse mazze e altre bombe carta.

La Redazione

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