“There was something special in the air, dreams are my reality”. Quello della canzone di Richard Sanderson “Reality”, che in molti ricorderanno per la sigla del celeberrimo film “Il Tempo delle Mele”, è un mantra che si addice alla perfezione al momento che sta vivendo la Torres. “Sognare non costa nulla, non lo sappiamo neanche noi dove possiamo arrivare”, queste le parole ai nostri microfoni del presidente dei rossoblù Stefano Udassi che, seppur abbia mantenuto la linea del: “pensiamo partita dopo partita”, ha strizzato l’occhio per la prima volta in stagione al piano più alto di questo girone B della Serie C.
Futuro prossimo
La Torres è una squadra che non molla mai, capace in poco più di 30 minuti di ribaltare una partita iniziata in salita. Questo è il messaggio che i rossoblù, al triplice fischio del match vinto in rimonta per 2-1 in casa della Vis Pesaro, hanno mandato al Cesena e alle altre pretendenti al primo posto. Già in un’altra occasione la squadra di Alfonso Greco è riuscita in questo intento, ovvero al secondo turno di campionato in casa contro il Rimini, gara vinta per 2-1 grazie alla doppietta di Diakite. Due sfide identiche se si guarda al mero risultato, ma totalmente differenti per pressioni e contesto. A Sassari, in occasione dell’esordio casalingo, la spinta del Vanni Sanna unita alla voglia di presentarsi al proprio pubblico con un successo, hanno permesso a Scotto e compagni di ottenere i tre punti. In quel di Pesaro, nel turno numero 14 della Serie C, la Torres lontana dalla Sardegna e senza tre giocatori importanti come Scotto, Mastinu e Zecca, ha trovato delle vie alternative per conquistare i tre punti: grazie alla qualità di Goglino, allo spirito di sacrificio di Cester e al cinismo di Fischnaller. “I rossoblù sono temuti da tutti, ora arriva il difficile”, una frase semplice, ma una grande verità quella detta ai nostri microfoni da Gianfranco Zola in occasione della giornata organizzata dalla Lega Pro ieri 21 novembre al Vanni Sanna. Efficace perché, prima della prova del nove in casa del Cesena (domenica 17 dicembre alle ore 14.00), ci sono tre partite dall’alto peso specifico per la Torres di Greco: in casa contro il Gubbio, sul campo della Fermana e infine al Vanni Sanna contro l’Arezzo. Sfide in cui, per continuare a sognare la Serie B, sarà vietato sbagliare.
Piacevoli ritorni
Pressioni, aspettative e consapevolezza, tutti sentimenti che vanno incanalati nel verso giusto. Che la Torres sia cresciuta rispetto allo scorso anno è indubbio, i tanti nuovi arrivi dal mercato estivo hanno dato una nuova anima ai rossoblù. La squadra dalla sua ha maturità, tanta qualità e grande esperienza. L’asticella è stata alzata: ora serve capire quanto è stata posizionata in alto. Il rientro dalle squalifiche di Scotto e Mastinu, unito al probabile ritorno di Zecca nel match contro il Gubbio di domenica 26 novembre, permetteranno a Greco di avere a disposizione quasi tutte le frecce al proprio arco. Piacevoli ritorni che permetteranno ai sassaresi di affrontare al meglio una serie di gare che delineeranno definitivamente ambizioni e obiettivi. Se un Fischnaller in formato super, da punto di riferimento del reparto offensivo, ha fatto pesare meno del previsto l’assenza di Diakite – le cui condizioni sono ancora da valutare a causa di un risentimento muscolare che lo ha lasciato ai box in occasione del match contro la Vis Pesaro -, al contrario quella di Menabò ha lasciato qualche punto interrogativo. Ombre che potranno essere scacciate grazie al trio Ruocco-Scotto-Fischnaller che è chiamato a ripetersi dopo quanto di buono dimostrato, in occasione del primo infortunio dell’attaccante ivoriano, nelle gare contro Juventus Next-Gen, Lucchese e Perugia.
Ora è arrivato il momento della verità, in cui leggerezza e spensieratezza non basteranno più, in cui il voler sognare in grande deve trasformarsi nella consapevolezza di poterlo fare. Qualcosa sta cambiando perché, alla voce obiettivi, si è passati dal migliorare il posizionamento della precedente stagione al giocarsela contro le big, per arrivare poi al non porsi limiti. La Torres non è più una sorpresa, ma una realtà temuta da tutti e, da tale, il prossimo step da fare è quello di calarsi nel campionato con la mentalità di una big del girone.
Andrea Olmeo